Distance Learning – Le storie
Il corso di Supply Chain Design (primo anno laurea magistrale Ingegneria gestionale) prosegue a distanza, anche oltreoceano.
Aperto a studenti italiani che scelgono il percorso in inglese e a studenti internazionali Erasmus e in scambio, quest’anno il corso conta più di un terzo di partecipanti internazionali, la maggior parte dei quali residenti negli Stati Uniti, tutti rientrati nei loro Paesi d'origine a causa del coronavirus.
Eppure, le lezioni continuano, nonostante la lontananza e nonostante la differenza di fuso orario considerevole che inibisce la diretta in distance e che rende più complicato garantire e mantenere un elevato livello di partecipazione degli studenti alle attività del corso. Una sfida non da poco: pensare solamente di “trasferirsi in modalità online”, come avviene nella stragrande maggioranza dei casi per i corsi destinati agli studenti locali visti in queste settimane o rivedere il calendario e gli orari delle lezioni sarebbe stato poco utile in termini di risoluzione del problema. Anzi, avrebbe complicato la gestione complessiva del corso con gli “incastri” già difficili con gli altri insegnamenti. È stato pertanto necessario riprogettare a fondo le modalità di ingaggio del corso.
“Abbiamo istituito un canale di forum sempre aperto per gli studenti stranieri sulla piattaforma LIUC e-Corsi, e abbiamo reso disponibili i video delle registrazioni delle lezioni su Teams mediante Stream condividendo i link immediatamente a valle delle lezioni. Abbiamo realizzato delle sessioni su LIUC e-Corsi in cui gli studenti stranieri sono invitati a caricare i loro assignment come “compito” al pari degli studenti italiani, ma in maniera asincrona”, spiega Alessandro Creazza, professore di Logistica e Supply Chain Management.
“Abbiamo, inoltre, predisposto piccole competizioni per gli studenti stranieri attraverso sistemi di instant poll per “farli giocare”, in modo che guardino i video e partecipino alle attività in modo attivo come gli altri studenti italiani che sono con noi nei live event. Noi docenti inviamo poi feedback agli studenti così da instaurare una conversazione attiva e avere con loro il “polso della situazione”. E restiamo sempre a disposizione via email”.
Gli studenti stranieri, infatti, hanno totale accesso al materiale, alle slide, alle esercitazioni come gli studenti locali; non possono però interagire in maniera sincrona, pertanto sono state inserite queste soluzioni per consentire loro di non perdere i corsi LIUC e mantenere il passo del corso.
“La prossima iniziativa sarà un momento di revisione collettiva prima di Pasqua, ossia una sessione in cui chiederemo di completare dei quiz e dei test e forniremo un feedback personalizzato in modo da offrire spunti di miglioramento (ovviamente anche per gli studenti italiani)”, indica il professor Creazza, intenzionato, insieme al collega Walter Coletta, a sfruttare al massimo le potenzialità della tecnologia a disposizione al fine di portare tutti gli studenti del corso di Supply Chain Design al superamento dell’esame finale in questa situazione così complicata.