È nel profondo legame esistente tra l’economia reale e il pensiero di Carlo Cattaneo che risiede il senso dell’intitolazione dell’ateneo a questo grande pensatore.
Cattaneo (Milano 1801 – Castagnola, Lugano, 1869) fu storico, economista e uomo politico, esponente del pensiero repubblicano federalista. Di formazione illuminista e positivista, ebbe un ruolo determinante nelle cinque giornate di Milano del 1848.
Non solo: fu anche un imprenditore. Coraggioso, innovatore e sempre conscio della responsabilità sociale del suo agire.
Un’Università del fare, nata dalle imprese per le imprese e costantemente in relazione con esse, non poteva che portare il nome di un uomo che riuscì a trasmettere con i suoi scritti l’importanza di una commistione tra la cultura umanistica, quella economica e quella tecnica.
Il presupposto culturale del progetto didattico della LIUC trova un significativo riferimento nel fatto che Cattaneo identifica, tra le risorse produttive essenziali per lo sviluppo economico, l’elemento umano, anticipando un problema ed una esigenza che caratterizzano l’attuale panorama produttivo.
L’intitolazione dell’Ateneo a Carlo Cattaneo rappresenta quindi un omaggio a colui che ha avuto l’intuizione di accostare, ai tre elementi della scienza economica classica – materia prima, capitale e lavoro – l’intelligenza e la volontà degli uomini, riconoscendo così la centralità del ruolo dell’imprenditore all’interno del sistema economico.
Lo sviluppo sociale e culturale, sosteneva Cattaneo, transita necessariamente dallo sviluppo di idee, di capacità e di pratiche che devono entrare a far parte del bagaglio di chi aspira a divenire a buon diritto parte della futura classe dirigente, chiamato ad operare nel mondo delle imprese, in quello delle libere professioni o nelle istituzioni.
