Il ruolo giocato dal cambiamento tecnologico nelle dinamiche occupazionali è stato spesso oggetto di dibattito e analisi in anni recenti, ma l’evidenza empirica è piuttosto eterogenea e inconclusiva. Lo studio dal titolo “The composite link between technological change and employment: A survey of the literature”, curato da Jasmine Mondolo, Assegnista di Ricerca della Scuola di Economia e Management della LIUC e pubblicato dal Journal of economic surveys, presenta un’ampia e sistematica rassegna della letteratura che ha per oggetto il rapporto tra cambiamento tecnologico e occupazione.
A tale scopo, sono presentate brevemente le principali teorie proposte e viene analizzata la letteratura seguendo due principali criteri, ossia la tipologia di variabile tecnologica selezionata e il livello di analisi. Particolare attenzione è dedicata ai risultati di alcuni studi molto recenti che tentano di far luce sull’impatto di alcune complesse tecnologie di automazione, come i robot industriali, e di fornire una preliminare ricognizione di evoluzione, distribuzione, sfide e potenziale dell’Intelligenza Artificiale.
Questa survey rivela che l’adozione di sofisticate e complesse tecnologie di automazione e digitali può favorire l’occupazione, specialmente nel caso di lavoratori che svolgono mansioni non rutinarie (e dunque complementari, o comunque non rimpiazzate da quelle svolte dalle macchine, come i robot) e che sono impiegati in imprese che stanno al passo con l’evoluzione tecnologica in corso.