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Informativa ESG e mercato dei capitali: stato dell’arte e scenari futuri


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Informativa ESG e mercato dei capitali: stato dell’arte e scenari futuri

Quale è il GAP tra domanda e offerta di informativa ESG (Environmental, Social and Governance)? Di cosa avrebbero bisogno gli investitori per le proprie decisioni di investimento rispetto a quanto invece viene fornito dalle imprese?

Se ne è occupata una ricerca della LIUC insieme a IR TOP Consulting, advisor finanziario per la quotazione e l’Osservatorio Euronext Growth Milan (EGM). Lo studio ha coinvolto i 40 investitori istituzionali che operano sul mercato EGM con un tasso di rispondenza di circa il 40% in termini assoluti e di quasi il doppio in termini di ammontare investito. Dei partecipanti alla survey il 53% ha una dimensione patrimoniale (AUM) di oltre 100 mln di euro, mentre il 65% dichiara di aver investito nel capitale delle PMI quotate sul mercato EGM tra lo 0 e il 10% del loro patrimonio.

Sono stati indagati i seguenti aspetti: Informativa ESG sul mercato EGM, Coinvolgimento degli investitori/stakeholder engagement, Informativa ESG e decisioni di investimento: barriere e azioni, Trend futuri.

I risultati sono stati presentati oggi, giovedì 12 maggio 2022, alla LIUC in un convegno dal titolo Informativa ESG e mercato dei capitali: il gap da colmare”.

“L’informativa legata agli aspetti ambientali e di governance assume sempre maggiore rilevanza nelle decisioni di investimento – ha spiegato il prof. Alessandro Cortesi, Ordinario di Contabilità e Bilancio della LIUC – Università Cattaneo – il 90% dei rispondenti, infatti dichiara di tenerne conto. Solo il 35%, però, dichiara di farlo sempre; dunque, ci sono ampi margini di miglioramento. E ancora, il 70% afferma di valutare o richiedere alle aziende partner, in assenza di una esaustiva informativa ESG, altri parametri di natura ambientale, sociale e di governance ai fini della scelta di investimento. Tra i temi ritenuti di maggior rilevanza, l’informativa ambientale e quella sulla governance. Tra le informazioni più carenti ci sono per contro la chiara identificazione dei rischi e delle opportunità associati ai temi di sostenibilità nonché l’esplicitazione delle metriche e degli obiettivi ESG. Tra le criticità, è stata segnalata anche la difficoltà di quantificare e comparare l’informativa fornita”.  

Anna Lambiase, CEO & Founder di IR Top Consulting ha commentato: “Negli ultimi anni il numero delle PMI quotate su Euronext Growth Milan che rendiconta i temi ESG attraverso il Bilancio di Sostenibilità è più che raddoppiato. Le principali proposte che gli investitori hanno evidenziato per un miglioramento dell’informativa degli Emittenti, riguardano l’allineamento agli obiettivi della EU Taxonomy, la definizione di standard di report ESG che consentano una più immediata consapevolezza per una più semplice comparazione settoriale e l’adozione di criteri di misurazione standardizzati volti a facilitare confronti omogeni che soddisfino il criterio della materialità. Relativamente ai trend futuri emerge che le tematiche prioritarie nella valutazione degli investimenti saranno legate al cambiamento climatico (73%), all’economia circolare e alle questioni sociali quali la diversity e l’inclusione (48%) e alla catena di approvvigionamento (25%).”

Nell’ambito del convegno si è svolta anche una tavola rotonda sugli scenari futuri per la responsabilità sociale delle imprese. Tra i partecipanti, Bruno Paneghini, presidente e amministratore delegato di Reti S.p.A.: “Per Reti S.p.A. la sostenibilità promossa nei criteri ESG è un valore basilare che ha guidato da sempre tutte le iniziative aziendali, dalla nascita alla quotazione in Borsa. Un impegno confermato dalla scelta di essere una Società Benefit e di certificarci B-Corp. Si tratta di un elemento funzionale alla nostra stessa attività, in quanto caratterizza il modo di intendere il business e le relazioni con tutti gli stakeholder del nostro ecosistema: la squadra Reti, i fornitori, i clienti e i partner. Inoltre, ritengo che la rilevanza a livello mondiale e la sensibilità sui temi ESG ormai diffusa e trasversale a tutte le generazioni, non solo le più giovani, sono fattori che incideranno sempre di più sulle scelte di investimento”.

Altra testimonianza è stata portata da Alberto Fioravanti, Founder & CTO di Digital Magics: “In Digital Magics crediamo in una sostenibilità in senso ampio, fatta di attenzione verso sé stessi, verso l’ambiente e la comunità.

Riteniamo che l’ecosistema dell’innovazione digitale abbia bisogno di opportunità concrete per crescere, che si fondino su modelli di sustainable investment policy, sul capitale umano e sul dare valore al nostro territorio.

I principi ESG sono al centro delle nostre scelte quotidiane con lo scopo di favorire una crescita sempre più sostenibile a favore di un futuro migliore per noi e per le prossime generazioni.”

Il convegno è stata anche l’occasione per assegnare il premio “Best ESG Communication Euronext Growth Milan”, all’azienda che si è distinta come eccellenza imprenditoriale italiana per la migliore informativa ESG sul mercato EGM”.

È stata premiata Monnalisa, società attiva nel settore del childrenswear di fascia alta: “Ricevere questo riconoscimento – ha spiegato l’Amministratore Delegato, Christian Simoniconferma il proficuo e costante impegno che Monnalisa dedica alla sostenibilità, aspetto essenziale della nostra organizzazione aziendale attenta al benessere dei dipendenti e alla protezione dell’ambiente. Questo premio oltre ad essere motivo di orgoglio, ci spinge ad accelerare il nostro impegno sulla creazione di un modello ESG, declinato su tutta la catena del valore. L’adozione di un modello di business sostenibile non è una priorità del Gruppo, ma un imperativo a cui siamo chiamati a rispondere se vogliamo diffondere un modello di responsabilità all’interno del Gruppo.”

Pubblicato il 12 Maggio 2022
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