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Terza Missione

Il mondo imprenditoriale sostenga la natalità


Terza Missione
Il mondo imprenditoriale sostenga la natalità

Nessun futuro desiderabile se non si affronta seriamente il problema della denatalità.

Le stime dell’Istat, riportate sabato 20 maggio 2023 alla LIUC dall’ex presidente Gian Carlo Blangiardo nel corso dell’incontro “Chi abiterà la casa comune? Le prospettive economiche e sociali nella stagione dell’inverno demografico”, organizzato da UCID e LIUC, parlano di 11 milioni di abitanti in meno nel 2070, con un numero di decessi due volte e mezza superiore a quello dei nati. E non basta il contributo di immigrati dall’estero stimati in 130mila all’anno perché, se anche questo numero aumentasse, resterebbe il problema del crollo della natalità. Negli ultimi 7 anni l’Italia ha perso 1 milione e mezzo di abitanti e se attualmente le potenziali mamme sono 12 milioni, tra quindici anni saranno ben 2 milioni in meno.

L’inverno demografico è un allarme che risuona forte e porta inevitabili conseguenze al Paese in termini di perdita di produttività, di innovazione, tenuta del sistema previdenziale e incremento della spesa sanitaria.

Occorre creare le condizioni perché ci siano nuovi nati. Va soddisfatta la domanda di figli disattesa abbattendo gli ostacoli che non facilitano il desiderio di maternità: tra questi la conciliazione con il lavoro (flessibilità, part time, asili aziendali, servizi post scuola, parchi estivi), un sopporto economico, aiuti fiscali e abitativi, ma anche un atteggiamento culturale diverso da parte del mondo imprenditoriale che gratifichi chi fa figli. A sottolinearlo Francesca Rinni, Zane Benike, Roberto Caironi e Marinella Latteri, 4 giovani laureati LIUC per i quali <l’imprenditore dovrebbe creare natalità attraverso un ambiente lavorativo in cui voler restare e a cui la lavoratrice si senta di “appartenere”, favorendo un sistema di welfare aziendale, con datori di lavoro capaci di cambiare le abitudini dell’organizzazione per andare incontro alle esigenze delle mamme o dei papà>. Il PIL di un Paese dipende anche da questo cambio di passo di olivettiana memoria, oltre alla necessità di investimenti in risorse pubbliche e private a favore della natalità.

Intensa la mattinata di dibattito con i contributi del vicepresidente di Confindustria con delega al capitale umano Gianni Brugnoli, del presidente UCID Busto Arsizio e Valle Olona Gabriele Fontana, di monsignor Luca Bressan, della ricercatrice della SUPSI Valentina Rotondi, della professoressa di Organizzazione aziendale Eliana Minelli e del Rettore Federico Visconti che ha moderato la tavola rotonda.

Pubblicato il 23 Maggio 2023
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