Il mese di febbraio 2022 ha sancito un passaggio importante per gli Enti del Terzo Settore, con l’approvazione in via definitiva del principio contabile OIC 35, volto a recepire le specificità del settore no-profit nei loro bilanci.
Una novità che segue ai tanti cambiamenti introdotti in questo mondo a partire dall’introduzione della Legge n. 106 del 6 giugno 2016, ossia la “Delega al Governo per la riforma del Terzo Settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale“.
La LIUC ha deciso di fare il punto sulla materia con un nuovo volume della collana Università Cattaneo Libri, dal titolo “Il bilancio degli enti del terzo settore”, scritto da Patrizia Tettamanzi e Valentina Minutiello, rispettivamente Professore Ordinario di Financial Accounting e Sustainability Reporting e Ricercatrice PON in Accounting della LIUC.
Il libro è stato presentato oggi, lunedì 29 maggio 2023, alla LIUC nell’ambito di un convegno con esperti del settore.
“Abbiamo approfondito – spiega Patrizia Tettamanzi – sia gli aspetti giuridici, che di bilancio e fiscali, oltre alle implicazioni legate alle legge 231 e alla parte dei controlli e dell’assurance. Abbiamo anche dedicato un capitolo agli ETS in Italia, con una panoramica al 2022”.
Largo spazio è dedicato all’analisi di casi: “Storie di grande interesse sotto tutti i profili, da cui si evince come gli ETS abbiano molto da insegnare a realtà di altra natura, prima di tutto in termini di allargamento della visione e di creazione di valore. Modalità replicabili, appunto, anche al di fuori dei confini degli ETS, per dare sempre maggiore risalto non solo agli azionisti ma anche agli stakeholder”.
4 i casi approfonditi: la Cooperativa Sociale Solidarietà e Servizi (“caso esemplare di efficacia ed efficienza nel mondo del sociale”), Rugby Parabiago (“esempio significativo sia a livello sportivo che per l’educazione delle nuove generazioni”), Croce Azzurra e FOCSIV.
“Grazie alla trattazione dei casi – spiega Valentina Minutiello – emerge la varietà degli Enti del Terzo Settore, elemento che rende più complessa l’applicazione delle disposizioni dedicate, ma anche l’elevata flessibilità e capacità di adattamento che permette di rispondere alle necessità della comunità di riferimento che via via si manifestano nel contesto esterno”.
“Guardando agli aspetti migliorabili per queste realtà – riprende Tettamanzi – spicca sicuramente la reportistica, per cui gli ETS possono fare uno step successivo”.
Dalle conclusioni del volume: “È evidente che il Terzo Settore rappresenti un vero e proprio punto di svolta verso un business model senza fine di lucro, che non si concentri meramente sulle finalità sociali, bensì anche su alcuni aspetti legati alla propria governance, alla rendicontazione e alla disclosure, a una regolamentazione puntuale della fattispecie, alla completezza delle finalità perseguite e all’adeguatezza sia delle attività espletate che delle risorse utilizzate per il loro svolgimento”.
