Per decenni, i ricercatori si sono confrontati con la sfida di adattare il modello del Lotto Economico (Economic Production Quantity – EPQ) a contesti di produzione multi-articolo, caratterizzati dall’uso condiviso di una risorsa singola a capacità limitata per realizzare articoli diversi. Ancor più, oggi, i sistemi produttivi sono caratterizzati da una crescente richiesta di varietà di prodotti e di requisiti di personalizzazione sempre più esigenti.
Tradizionalmente, i ricercatori hanno affrontato questa tematica attraverso la programmazione dei lotti economici, mantenendo vivo l’interesse della comunità scientifica. Nonostante l’importanza di questi approcci, permangono delle limitazioni nell’adattare il modello EPQ a sistemi di produzione ‘pull’ multi-prodotto, tra le quali la difficile applicazione pratica della programmazione.
Il lavoro dal titolo “Economic production quantity (EPQ) model in “pull” managed single-machine multi-item production systems”, pubblicato su Annals of operations research, condotto da Rossella Pozzi e Tommaso Rossi, docenti LIUC, con Matteo Salani dell’Istituto Dalle Molle sull’Intelligenza Artificiale (IDSIA), si propone di superare queste limitazioni, introducendo una metodologia che unisce a un modello matematico precedente alcune considerazioni sulla frequenza di produzione degli articoli, necessarie per definire soluzioni fattibili. L’efficacia e la praticabilità del modello proposto sono state valutate applicandolo a casi ben noti nella letteratura di benchmarking (i problemi di Bomberger, Eilon e Mallya) e a un vasto insieme di problemi di test.
Questa nuova metodologia apre la strada a miglioramenti significativi nella gestione della produzione multi-articolo, offrendo un approccio più facilmente applicabile nei sistemi produttivi reali. La ricerca in questo ambito rappresenta un passo avanti verso sistemi produttivi più efficienti e capaci di rispondere dinamicamente alle sfide del mercato attuale.