Una splendida giornata di sole e più di 1.000 runners si sono presentati alla prima edizione della LIUC Run, la corsa che porta il nome dell’ateneo castellanzese organizzata in collaborazione con Sport+ e il patrocinio dei Comuni di Castellanza e di Legnano. Main sponsor BCC e patrocinio scientifico di Humanitas Mater Domini.
Castellanza ha vissuto una bellissima mattinata di sport: il Village al PalaBorsani, infatti, si è animato fin dalle prime ore del mattino con gli organizzatori in campo per allestire il quartier generale dell’evento. Già un’ora e mezza prima della partenza, posizionata in corso Matteotti davanti alla LIUC, i primi atleti per il ritiro dei pettorali: uomini, donne, bambini e famiglie, tutti indossavano la sgargiante maglia di gara griffata LIUC Run.
E poi via lungo i 7,5 chilometri di un percorso che ha idealmente cucito l’università alle due città confinanti di Castellanza e Legnano (e se vogliamo anche due province, quella di Varese e quella di Milano) e ha attraversato cinque parchi pubblici, per poi tornare al fulcro della manifestazione, il PalaBorsani, che ancora una volta ha confermato di essere un polo importante per tantissime attività sportive. Qui, dopo la corsa, la domenica all’aria aperta e all’insegna del benessere e dello sport è proseguita con i tornei organizzati a corollario della LIUC Run.
«Una domenica da ricordare – ha dichiarato Stefano Colombo, presidente di Sport+ – una corsa bellissima per il tracciato, ma anche per il suo significato. E con più di 600 volontari in campo ad aiutare l’organizzazione e rendere la città e il percorso a misura di runner e famiglie. Un esordio importante, aggiungerei, per una manifestazione voluta da LIUC e che ha visto anche il sostegno dei Comuni di Castellanza e Legnano, oltre a una rete importante di partners. Vedere sfilare il biscione colorato alla partenza è stata una grande emozione».
“Oltre 1.000 persone pronte a correre con la LIUC: un’organizzazione spettacolare per una giornata memorabile – ha commentato l’Amministratore Delegato della LIUC, Richard Arsan – LIUC ha creduto in questa iniziativa e crede nello sport, non solo per i nostri studenti e laureati, che oggi hanno partecipato in maniera cosi massiccia, ma per tutti. Ringrazio coloro che hanno dato il proprio contributo perché questa iniziativa fosse possibile: il buon risultato ci conferma quanto stiamo facendo per promuovere lo sport quale parte fondamentale della nostra offerta formativa”.
“Siamo davvero felici – ha detto Alessandra Caraffini, ex campionessa di canottaggio e componente del Direttivo di LIUC Sport – di presentare la prima edizione di questo grande evento. Lo sport fa parte della vita, è un valore essenziale, educa alla resilienza, alla capacità di andare oltre, al “crederci sempre””.
Grande la soddisfazione anche del sindaco Mirella Cerini, pettorale numero 1 consegnato qualche giorno fa durante la conferenza stampa di presentazione della LIUC Run: «Castellanza oggi ha dimostrato di essere città dello sport e della vita all’aria aperta. La LIUC Run non è stata l’unica iniziativa in campo e vedere Castellanza capace di attrarre tanta gente che la vivono a ritmi meno frenetici rispetto al quotidiano è un bellissimo obiettivo raggiunto».
Alex Carini, amministratore delegato di Humanitas Mater Domini ha spiegato le ragioni della partnership con l’iniziativa: «Avvicinare la cultura – quella della prevenzione – a sempre più persone, uscendo dall’ospedale o dai centri medici e portandola nei luoghi di aggregazione, in questo caso in un evento che coinvolge tutta la nostra comunità. Non solo. Essere al fianco del territorio e parte attiva nella promozione di uno stile di vita attivo sono da sempre gli obiettivi di Humanitas Mater Domini. L’alta adesione alla prima edizione di LIUC Run evidenzia ancora di più come oggi sia diffusa la consapevolezza che l’attività sportiva sia un’alleata della propria salute fisica e mentale e che l’attenzione al proprio benessere sia un valore condiviso. Non solo “sport” come parte integrante di uno stile di vita sano, ma anche come valore per le nuove generazioni».