Bibliotecari da Turchia, Spagna, Francia, Germania, Lituania e Polonia per una settimana di Library Staff Training alla LIUC, dal 13 al 17 maggio 2024.
I 20 partecipanti hanno aderito all’Erasmus+ Staff Training, programma di scambio per il personale degli atenei che prevede la condivisione di momenti di job shadowing, formazione e apprendimento.
I bibliotecari della struttura ospitante, la Biblioteca Mario Rostoni della LIUC, hanno dunque condiviso con i colleghi le tecnologie, i processi, le modalità con cui è gestita la Biblioteca di Ateneo.
Un’iniziativa tra le tante proposte da LIUC nel contesto dell’internazionalizzazione, gestita grazie al Servizio Relazioni Internazionali. “Un altro esempio – spiega la professoressa Anna Gervasoni, delegata del Rettore all’Internazionalizzazione – della vocazione internazionale della LIUC, che si snoda in varie modalità, non ultima l’avvio dei processi di accreditamento internazionale”
I bibliotecari LIUC hanno presentato l’implementazione del sistema informativo di Biblioteca ALMA di Exlibris-Clarivate, molto usato negli atenei di tutto il mondo e Esploro, il sistema informativo per gestire il Repository delle pubblicazioni della ricerca in LIUC. Sono state poi confrontate le pratiche di catalogazione e metadatazione formale e semantica, mentre sul piano dei servizi e della formazione sono state presentate le modalità con cui la Biblioteca Mario Rostoni organizza la consulenza alla ricerca di informazione per gli studenti LIUC e i corsi di information literacy proposti per supportare chi impara a ricercare.
Altre presentazioni hanno riguardato le collezioni della Biblioteca, l’integrazione del materiale didattico digitale all’interno del Learning Management System di Ateneo LIUC e-Corsi, sempre gestito dalla Biblioteca, LIUC University Press e l’editoria, il crisis management in Biblioteca e l’intelligenza artificiale nell’educazione, tema estremamente rilevante per le biblioteche.
Per allargare lo sguardo alla realtà delle biblioteche italiane, si sono svolti momenti di visita presso la Biblioteca Braidense e la Biblioteca-Pinacoteca Ambrosiana di Milano.
“La dimensione internazionale della Biblioteca LIUC è necessaria in un contesto, quello del nostro Ateneo, che si apre al mondo – afferma Laura Ballestra, Direttrice della Biblioteca Mario Rostoni – La Biblioteca Mario Rostoni ospita collezioni in larga parte in lingua inglese, la lingua della ricerca nel management e nell’economia. E’ socia di IATUL-International Association of University Libraries, che rappresenta le biblioteche universitarie di oltre 70 paesi al mondo, e partecipa alle attività di IFLA (International Federation of Library Association) grazie al mio contributo alla Reference and Information Services Section. Già in passato io e altri colleghi bibliotecari LIUC abbiamo usufruito del programma di Erasmus+ Staff Training per visitare le biblioteche di paesi europei, dalla Spagna alla Norvegia. E’ un’esperienza molto formativa. Quest’anno ricambiamo consentendo a colleghi stranieri di scoprire la nostra realtà bibliotecaria e il suo valore, costruito negli anni grazie alle scelte dell’Ateneo di grande attenzione alla produzione editoriale scientifica di ambito economico-aziendale e ingegneristico.
Il Servizio Relazioni Internazionali della LIUC, che ha gestito l’organizzazione della settimana, prima esperienza del genere per l’Università, ha affiancato al programma biblioteconomico proposto momenti di condivisione ricreativi e culturali e visite guidate alla città di Milano e di Como.
“Già poco prima della pandemia, LIUC, tramite l’Ufficio Relazioni Internazionali, aveva in programma di aprire sempre di più le porte dell’ateneo al mondo e finalmente si è riusciti a farlo – spiega la Responsabile, Cristina Colombo – Si è voluto offrire la prima Staff Week, speriamo di una lunga serie. Con la collaborazione dei colleghi della Biblioteca Mario Rostoni e la loro eccellenza a livello nazionale e internazionale, il programma della settimana ha alternato momenti di confronto su tematiche nuove e scottanti che interessano il mondo universitario e bibliotecario, a momenti culturali per far conoscere questo territorio da un punto di vista diverso rispetto a quello di un normale turista. E’ stato certamente un momento di confronto costruttivo a livello internazionale e anche un modo per aumentare le collaborazioni con le università da cui questi colleghi provengono per continuare nel progetto di internazionalizzazione della LIUC”.