Lo storico Liceo Classico Giovanni Berchet di Milano ha deciso di assegnare a Luca Mari, professore universitario LIUC e studioso nel campo dell’intelligenza artificiale e delle misurazioni, la seconda edizione del proprio “Premio Berchet”, destinato a ex allievi che si siano distinti nella cultura, nell’arte e nella scienza (nel 2024, come prima edizione, conferito a Paolo Bosisio).
La consegna oggi, martedì 28 gennaio 2025, da parte del preside del liceo Domenico Guglielmo, presso l’Auditorium del Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, nel corso di un incontro – dibattito (moderato da Daniele Bellasio) sulla scuola di ieri e di oggi, alla luce delle nuove prospettive (e dei gravi quesiti) posti dal dilagare dell’intelligenza artificiale anche nella didattica e nello studio.
«Siamo lieti e orgogliosi che il professor Luca Mari, nostro ex allievo divenuto uno scienziato e docente prestigioso, abbia accolto il nostro invito, dichiara Guglielmo. «Questo nostro Premio, alla seconda edizione, vuole sottolineare il valore, l’incisività e la poliedricità di una missione formativa a tutto tondo, qual è la nostra, protesa al servizio della crescita culturale e civile del Paese».
Afferma Mari: «Mi sono spesso chiesto quali strumenti mi diede il liceo, che mi consentirono di laurearmi in fisica e poi di fare un dottorato di ricerca in ingegneria. La risposta è che le persone che mi hanno accompagnato per quella parte così importante della vita che trascorsi al Berchet ci aiutarono a imparare a imparare, facendoci provare concretamente il senso della ricerca di diventare persone migliori perché capaci di senso critico. E penso che questa sarà un’attitudine ancora più importante nel prossimo futuro, per chi vivrà in una società che possiamo immaginare co-abitata da esseri umani e artefatti in grado di risolvere problemi sempre più complessi: la diffusione dei sistemi di intelligenza artificiale generativa ci chiama a tracciare percorsi in cui la “cultura tecnico-scientifica” e la “cultura umanistica” convergono».