Nella classifica Censis delle Università italiane (edizione 2017 – 2018), diffusa nel mese di marzo, l’Istituto di ricerche socio economiche fotografa lo stato di salute degli atenei italiani e la LIUC può dirsi ampiamente soddisfatta per la valutazione data ai suoi corsi di Laurea e all’Università nel suo insieme.
Se, infatti, per quanto riguarda la didattica, tra le non statali, Ingegneria è al 1° posto ed Economia al 2°, così come Giurisprudenza (laurea magistrale a ciclo unico) mantiene una 2° posizione, è anche nelle strutture che la LIUC brilla di luce propria con un punteggio di 110, il voto massimo assegnato dal Censis per registrare l’ottimo rapporto tra numero di iscritti e posti a sedere nelle aule e in biblioteca, a dimostrazione di un Ateneo di fatto a misura di studente anche per le sue strutture.
Gli stessi investimenti effettuati nel corso dell’ultimo anno testimoniano “la nostra attenzione nel mantenere le strutture assolutamente adeguate alle esigenze crescenti di formazione”, annota il direttore generale della LIUC Massimo Colli ricordando, tra l’altro, l’attivazione di un nuovo edificio e i progetti già lanciati per il laboratoro i- Fab, esempio concreto di fabbrica intelligente, organizzata secondo logiche lean per dimostrare i vantaggi che le tecnologie digitali possono portare nella gestione delle operations.
Restano, inoltre, ben fermi i capisaldi della politica LIUC, ossia l’impegno nell’internazionalizzazione - il voto Censis supera il 100 - e nel continuare a cercare di raccogliere fondi per arricchire il più possibile, anche in momenti difficili come quelli attuali, il capitolo delle borse di studio.