La LIUC è al 2° posto con una percentuale del 31,7% di laureati, ben al di sopra della media nazionale del 18,6%. A livello generale, fanno breccia economisti e ingegneri che, nel 2016 erano il 30% dei laureati italiani, quasi uno studente su tre, sempre secondo la mappa rielaborata da Il Sole.
Così la LIUC si attesta tra le prime università capaci di generare valore su corsi di laurea vivaci che piacciono agli studenti e che consentono di trovare un’occupazione.
A distinguere questo ateneo, è, tra l’altro, il format della didattica che consente un rapporto positivo tra iscritti e laureati: dai tutor d’aula (studenti e dottorandi) alle modalità d’esame con un equilibrio tra scritti e orali e distribuzione degli appelli, alla possibilità per i docenti di seguire, quasi individualmente, gli studenti proprio grazie al numero contenuto degli iscritti. Un n sistema di prodotto che premia la LIUC, come confermato anche per la Scuola di Ingegneria Industriale dal suo Direttore, il prof. Carlo Noè: “I principali insegnamenti del primo e del secondo anno sono distribuiti lungo tutto l’anno e non concentrati in un semestre, con prove intermedie nei periodi di sospensione delle lezioni. Ciò permette di stare più facilmente al passo e di assimilare meglio i contenuti, riducendo di conseguenza il tasso di abbandoni”.