Cara studentessa, caro studente,
come ormai tradizione, vi scrivo la lettera degli Auguri Natalizi.
In passato ho forse abusato della vostra pazienza, per lunghezza e per seriosità dei messaggi. Quest’anno sarà diverso: un viaggio nel mondo delle fiabe, un tocco di atmosfera natalizia, qualche lezione di vita. Come diceva Gianni Rodari, “le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possono contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove”. Pronti, via!
Pinocchio, a proposito di maestri: “Non fatevi ingannare dalle persone. Ci sono parolieri bravissimi. Guardate i comportamenti. I comportamenti non mentono mai”.
Alice e la Regina, sull’importanza di motivazione e determinazione.
Alice rise: “E’ inutile che ci provi disse; non si può credere a una cosa impossibile”. “Oserei dire che non ti sei allenata molto – ribattè la Regina – quando ero giovane, mi esercitavo mezzora al giorno. A volte riuscivo a credere anche a sei cose impossibili prima di colazione”.
Cenerentola e Laverne (uno dei protagonisti del Gobbo di Notre Dame), su azione e intrapresa.
Cenerentola: “Questo è il problema di molta gente: sogna quello che vorrebbe fare invece di farlo davvero”.
Laverne: “La vita non è fatta per gli spettatori! Se osservi e non fai nient’altro, tu osserverai la tua vita che passa senza di te”.
Merlino, rivolgendosi a Semola e disquisendo di apprendimento. “La cosa migliore da fare quando si è tristi – replicò Merlino cominciando a soffiare e a sbuffare – è imparare qualcosa. E’ l’unica cosa che non fallisce mai. Puoi essere invecchiato, con il tuo corpo tremolante e indebolito, puoi passare notti insonni ad ascoltare la malattia che prende le tue vene, puoi perdere il tuo solo amore, puoi vedere il mondo attorno a te devastato da lunatici maligni, o sapere che il tuo onore è calpestato nelle fogne delle menti più vili.
C’è solo una cosa che tu possa fare per questo: imparare. Impara perché il mondo si muove, e cosa lo muove. Questa è l’unica cosa di cui la mente non si stancherà mai, non si alienerà mai, non ne sarà mai torturata, né spaventata o intimidita, ne sognerà mai di pentirsene. Imparare è l’unica cosa per te. Guarda quante cose ci sono da imparare!”.
Con i migliori auguri di Buone Feste, a voi e alle vostre famiglie.
Federico Visconti