Pane e Unione europea è il singolare pranzo offerto dalla LIUC agli studenti che hanno scelto di partecipare al primo Lunch Talk dell’anno, insolito format per approfondire un argomento di attualità alla presenza di docenti ed esperti del tema.
Una pausa pranzo vivace per scambiarsi opinioni e discutere, come si usa fare in Università. E cosa c’è di più attuale delle elezioni europee alle porte? Perciò largo alle informazioni di base su Commissione europea, Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea e Consiglio europeo, che non sono la stessa cosa, ma spazio anche a un focus di Laura Mosca, funzionaria della Commissione Europea e membro della rete Team Europe Direct, sui risultati di un sondaggio negli Stati membri e in Italia sul perché, per esempio, andare a votare: con il triste primato della nostra Penisola dove quasi il 40% degli intervistati ha dichiarato che non vota per “sfiducia nel sistema politico in generale”.
Al deficit di informazione e di dibattito sull’Ue si contrappongono i valori fondamentali che sorreggono l’Unione europea e che non possono essere dati per scontati: pace, prosperità, cooperazione, stato di diritto, coesione sociale sono alcuni pilastri da tenere ben presente e custodire con cura. “Senza Unione europea non avremmo politiche che hanno avvicinato i popoli, non avremmo Erasmus, il Green Deal”, ha esemplificato Alberto Malatesta, professore di Diritto dell’Unione europea, durante il Lunch Talk organizzato dai docenti LIUC di Economia Rodolfo Helg, Filippo Pavesi, Massimo Scotti e Andrea Venegoni.
“Le elezioni europee stavolta contano di più perché le istituzioni comunitarie decideranno le scelte del domani”, ha sottolineato Carlo Altomonte professore di Economics of European Integration dell’Università Bocconi ricordando l’importanza di costruire crescita e coesione sociale. “O prendiamo il destino nelle nostre mani oppure vivremo, vivrete, in un mondo che non vi piacerà”.
Tra un morso di panino e un sorso d’acqua c’è di che riflettere. Come LIUC chiede ai suoi studenti.