Un evento ricco di stimoli da cui è nato un volume, “Il marketing per una società migliore”, ultima uscita della collana Università Cattaneo Libri di Guerini Next, a cura di Angelo Di Gregorio, Chiara Mauri e Riccardo Resciniti.
Un Manifesto che si snoda attraverso alcuni punti chiave. Anzitutto, il Marketing crea valore per le persone, le istituzioni, le imprese ed è un corpo integrato di conoscenze. Non è invece, certamente, una scorciatoia o peggio un sotterfugio. Ha fondamento teorico, corpo metodologico e rilevanza pratica. Costruisce fiducia, è un fattore di crescita, è potenziato dall’innovazione tecnologica e genera futuro sostenibile.
Il libro parte da alcune riflessioni sul ruolo attuale del marketing: “Gli accademici di marketing – scrive Chiara Mauri – si sono progressivamente sganciati dalla realtà delle imprese, perché l’imperativo del “publish or perish” ha portato il marketing verso una sofisticazione tale che il suo linguaggio è diventato inaccessibile. Contemporaneamente, il ruolo dei practitioner nella produzione di conoscenza si è ridimensionato e sono rimasti solo accademici. Inoltre, il marketing è troppo incentrato sulle imprese e non è attento alle grandi questioni sociali”.
Sempre più evidente una contraddizione, ben stigmatizzata nel volume: “Il paradosso del marketing è che, sin dalla nascita, sconta le ripercussioni del suo successo. Man mano che si sono affinate le sue technicalities per comprendere e soddisfare le esigenze dei clienti, è stato inesorabilmente avvolto in una spirale: da un lato, sempre più utilizzato delle imprese (e non solo) per incrementare i profitti; dall’altro, oggetto di critiche volte ad evidenziare la forza persuasiva se non manipolatoria nei confronti degli acquirenti (dei target)”.
Un capitolo del libro è dedicato poi ad una survey realizzata tra marzo e giugno 2020, su un campione di 1.530 imprenditori. 5 i profili identificati rispetto alla percezione del marketing: disincantati, minimalisti, rivendicatori, equilibrati, pasdaran.
Viene presentata anche un’altra indagine, che si basa sull’analisi di 19.998 tweet italiani contenenti la parola marketing, attraverso un modello di machine learning. Il 60% dei tweet risulta di carattere neutro, i restanti si dividono equamente tra positivi e negativi.
Infine, il volume include alcune riflessioni emerse nella sessione Meet the editors della SIM Conference, dedicata ad un confronto tra gli editor delle principali testate di settore, e un interessante caso aziendale, quello di Mazzucchelli 1849.