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L’università, una “palestra” per la vita: Roberto Cerè incontra le matricole LIUC


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L’università, una “palestra” per la vita: Roberto Cerè incontra le matricole LIUC

“Con quale sogno siete qui oggi?”: si è aperto con una domanda l’incontro delle matricole della LIUC con Roberto Cerè. Autore di best seller di successo come “Se vuoi puoi, “Storie impossibili”, “Io ci sono” e “Business intelligente”, Executive Business Coach, formatore imprenditore e filantropo, Cerè si è laureato alla LIUC nel 1998 in Economia Aziendale.

Oggi, 19 settembre, è tornato nella sua Università passando dall’altro lato della cattedra, per una lezione decisamente fuori dagli schemi, dal titolo “Se vuoi puoi”.

Agli studenti che si apprestano ad iniziare una nuova fase della loro vita, Cerè ha ricordato che l’università allena chi la frequenta a superare ostacoli: “Ciascuno di noi – ha detto – si imbatte nella vita in problemi che preferirebbe evitare di affrontare. Gli esami sono pareti da sfondare, che ci preparano alle sfide che verranno”.

D’altronde, come ha ricordato, la vita non si esaurisce sui libri: “Attenzione – ha messo in guardia – a non fare gli studenti a vita. Prima o poi i libri si chiudono per iniziare a realizzare nel concreto i nostri obiettivi. Prima o poi, ognuno di noi deve diventare il capo della propria vita”.

Al centro di questo processo, secondo Cerè, ci deve essere sempre l’esperienza, l’unica cosa che davvero può arricchire: “Noi siamo il frutto delle nostre esperienze, delle azioni così come delle reazioni agli stimoli e alle novità. E dobbiamo imparare a prestare la giusta attenzione alle cose che viviamo, barcamenandoci tra il rischio dello stress da un lato e del fallimento dall’altro”.

Un racconto, quello di Cerè, che non poteva prescindere dal riferimento al suo percorso: la scuola, la prima esperienza di lavoro come muratore, la scelta, a 24 anni, di tentare l’avventura dell’università, non senza qualche difficoltà iniziale.

Fino al successo di oggi, che lo porta a lavorare non solo in contesti aziendali, ma anche – un aneddoto fra i tanti – come coach a fianco di medici impegnati in trapianti.

“A un certo punto della mia vita – ha raccontato – mi sono detto che è meglio avere voglia di vincere che paura di perdere. Noi diventiamo la nostra ossessione, quello a cui pensiamo costantemente”.

Nel corso dell’incontro, spazio anche a momenti interattivi, a veri e propri esercizi pratici che un coach come Cerè mette abitualmente in atto con grandi manager e professionisti, per aiutarli a performare al meglio.

Una mattina densa di spunti originali, un’occasione speciale per riflettere su obiettivi e valori che stanno dentro all’esperienza universitaria.

All’uscita dall’aula, gli studenti si dicono incuriositi da questo approccio non convenzionale e, soprattutto, colpiti dalla determinazione che sta alla base della storia personale di Roberto Cerè.

Una lezione speciale, dunque, che difficilmente dimenticheranno.

L’incontro, aperto dal Rettore Federico Visconti, è stato anche l’occasione per presentare i contenuti del nuovo percorso PRO – Professional and personal skills development, progettato per preparare gli studenti ad affrontare al meglio la complessità e la competitività dell’attuale mondo del lavoro.

Pubblicato il 20 Settembre 2022
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Intervista a Roberto Cerè
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