Nella cornice di Borsa italiana, si è parlato di tecnologie e di finanza nell’incontro “Fintech per la banca: come la tecnologia cambierà il rapporto banca-impresa”. Sono stati presentati i primi esiti delle indagini condotte nell’ambito dell’Osservatorio Banca Impresa 2030 - nato da un’idea di LIUC Università Cattaneo Fondazione Corriere della Sera e L’Economia in collaborazione con AIFI e KPMG - confluiti nel libro Banca up edito da GueriniNext.
Francesco Bollazzi, docente di Corporate Finance alla LIUC e Andrea Bosio, Dottorando presso LIUC, hanno chiarito il concetto di Fintech nell’accezione attuale, presentandone le caratteristiche di innovazione disruptive, vera rivoluzione, e delineando le tecnologie che la contraddistinguono: big data, cloud, blockchain e intelligenza artificiale.
L’impatto sugli operatori e sul mercato tutto, alla luce dell’ingresso di nuovi entranti che storicamente non appartenevano al settore bancario - i ben noti Google, Facebook, Amazon ma anche molte start up di ambito tecnologico - ha già determinato conseguenze importanti, anche alla luce di una regolamentazione che fatica a stare al passo.
Il rapporto tra impresa e banca rispetto alla rivoluzione di Fintech è stato così commentato alla luce delle ricerche condotte.
“Fintech modificherà il rapporto tra banca e impresa in maniera disruptive. I due attori potranno interfacciarsi con nuove modalità, nuovi canali e nuovi strumenti – ha detto Francesco Bollazzi - La sfida per il futuro è quella di riuscire ad integrare al meglio, nella banca del futuro, tecnologie e risorse umane, in quanto l’aspetto relazionale non potrà mai cedere il passo totalmente.”
Così Andrea Bosio: “L’innovazione Fintech porta grandi sfide ed opportunità nel contesto della finanza d’impresa. Sul lato dell’offerta, alle banche e ai nuovi entranti è dato il compito di costruire partnership che siano in grado di fronteggiare il cambiamento ed implementare soluzioni integrate in linea con i mercati internazionali. Sul lato della domanda, Fintech consente di aver a disposizione nuove modalità di interazione con il sistema bancario che potranno risultare più inclusive (in relazione alle PMI), efficienti e tempestive, a fronte però dello sviluppo di competenze e di un approccio proattivo in questo nuovo rapporto”.
Il futuro delle banche sarà quello di saper cogliere il valore di “scintilla” di Fintech, facendo perno su investimenti tecnologici adeguati e sull’enorme valore rappresentato dalla componente di risorse umane presente nelle banche, perché le persone richiedono alle banche servizi tecnologicamente avanzati ma continuano a voler interagire con le persone a livello consulenziale.
Al pomeriggio l’attenzione si è spostata su Carlo Cattaneo. Al “gran lombardo”, nei centocinquant’anni dalla morte, l’Ateneo a lui intitolato ha voluto dedicare una giornata di studi, i cui lavori sono confluiti nel libro “Carlo Cattaneo ieri e oggi”, ieri presentato a Palazzo Moriggia, sede del Museo del Risorgimento.
Il Prof. Marco Vitale, autore di uno dei saggi del libro e membro del Comitato italiano svizzero per la pubblicazione delle opere di Carlo Cattaneo, ha ricordato l’estrema attualità del pensiero di Cattaneo, la visione profonda di Cattaneo, l’importanza attribuita al fare, all’impresa, la necessità assoluta di produrre un “incivilimento” della società tutta.
“Queste idee di Cattaneo - ha detto Vitale, che è stato Presidente del Comitato scientifico per l’istituzione dell’Ateneo - hanno animato la decisione di intitolare a lui l’Università di Castellanza, così che intelligenza e volontà, e non solo capitale e lavoro, siano sempre di ispirazione all’agire della comunità di LIUC.
Il Prof. Daniele Pozzi, docente di Storia economica e di Economia delle PMI presso la LIUC, curatore del libro, ha ricostruito la genesi del volume, sottolineando come esso sia il frutto di una riflessione interna all’Ateneo il cui obiettivo è stato quello di diffondere l’immagine di Cattaneo come uomo partecipe ed attivo del proprio presente.
La capacità di Cattaneo di essere profondamente coinvolto da tutti i processi di innovazione del proprio tempo – fossero essi di carattere economico, politico o culturale - mantenendo tuttavia un saldo radicamento in una tradizione intellettuale ereditata dal passato è stata infatti la chiave di lettura per raggiungere anche un pubblico di non specialisti e, soprattutto, i giovani.
Laura Ballestra, anch’essa curatrice del libro e liaison librarian della Biblioteca Mario Rostoni di LIUC Università Cattaneo, ha presentato un'altra modalità di attualizzazione del pensiero di Cattaneo, a partire dal suo lavoro di mappatura dei principali temi rinvenuti dagli studiosi in relazione al pensiero e alla biografia di Carlo Cattaneo. Questa mappatura ha consentito di sviluppare un prototipo di thesauro, strumento che potrà essere impiegato non solo per catalogare semanticamente collezioni di documenti dedicati alla riflessione cattanea, ma anche per le attività di didattica della ricerca documentale che già la Biblioteca LIUC ha intenzione di sviluppare con le scuole.
Con questi 2 volumi la collana Università Cattaneo Libri, lanciata da LIUC nel 2017, traguarda gli 11 libri pubblicati e prosegue nell’azione di diffusione dei contenuti culturali e di ricerca proposti dall’Ateneo alla società tutta.