Da Pinocchio ("Il futuro vi riserva sfide professionali complesse, ricche di opportunità, non prive di rischi. Affrontatele con lo sguardo di Geppetto, che è quello di chi è aperto alla possibilità che un pezzo di legno sia più di quel che appare, di chi vede al di là della prospettiva immediata, di chi concepisce l’innovazione e il cambiamento come parte integrante del proprio lavoro") alla fiaba dei tre porcellini, con un invito a non essere pigri, "a sopportare la fatica, dimensionare le aspettative di carriera, comportarsi da cittadini del mondo".
Un discorso, quello di Visconti, che guarda come non mai al futuro, che sottolinea la natura della LIUC come "Università in cui il cambiamento si muove in equilibrio con la permanenza, in cui gli studenti sono sollecitati a crescere in un contesto di sfide "sane" e di competizione "giusta".
Protagonisti della cerimonia di quest’anno, 511 laureati in Economia aziendale, 149 in Ingegneria gestionale, 42 in Giurisprudenza. Con loro, anche 10 dottori di ricerca.
Prima cerimonia per il neo Presidente Riccardo Comerio, che nel suo discorso ha ricordato la presenza di molti laureati beneficiari di contributi: "Siete in molti oggi. Giovani meritevoli, in molti casi detentori di premi di merito o di borse di studio che dimostrano, ancora di più, impegno e buona volontà da parte vostra. Questo vi deve lusingare e vi fa onore. E’ la testimonianza di quella intelligenza e volontà di cui parlava Carlo Cattaneo, elemento distintivo che la LIUC sostiene e su cui intende continuare a investire".
Il monito del Presidente ha riguardato un’assunzione di responsabilità da parte dei giovani per portare un contributo positivo allo sviluppo del Paese: "Voi siete il capitale umano che fa la differenza. Alla società servono persone preparate, idee, la voglia di fare fatica – sempre - per migliorare le cose. Non ci sono scorciatoie. Pensare al futuro non significa soltanto sognarlo, è indispensabile farsi trovare pronti. Assumersi responsabilità. Essere capaci di agire. Alle idee devono seguire fatti tesi al bene comune di un "sistema Italia" inserito nel contesto europeo. Bisogna, in sostanza, farsi carico del futuro che si vorrebbe".
Novità di quest’anno, l’intervento della Rappresentante degli Studenti in Consiglio di Amministrazione, Silvia Cappai, oltre a un momento dedicato all’Associazione dei Laureati, LIUC Alumni, con l’intervento della Presidente Marinella Latteri.
Nel corso della cerimonia è intervenuto anche il prof. Carlo Noè, Direttore della Scuola di Ingegneria Industriale, che a breve terminerà il suo mandato e ha portato in questa occasione la sua esperienza di docente alla LIUC fin dall’inizio della storia dell’Università.
"Diffidate dei pifferai magici (quelli dei fratelli Grimm) e combattete i giganti egoisti (quelli di Oscar Wilde) – così il Rettore Visconti nel suo passaggio finale ai laureati - Cercate e percorrete con intelligenza la vostra strada, come ha fatto Pollicino. Fate vostre le parole di Mark Twain (l’autore de Le avventure di Tom Sawyer): "Tra vent’anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate, sognate, scoprite".
Video dell’evento
Discorso di Federico Visconti, Rettore LIUC
Discorso di Silvia Cappai
Discorso di Marinella Latteri
Discorso di Carlo Noè
Discorso Riccardo Comerio, Presidente LIUC
Acclamazione dottorati
Acclamazione lauree magistrali in Giurisprudenza
Acclamazione lauree triennali in Ingegneria
Acclamazione lauree magistrali in Ingegneria
Acclamazione lauree triennali in Economia
Acclamazione lauree magistrali in Economia
Lancio del tocco
Discorsi
Discorso di Federico Visconti, Rettore LIUC
Discorso di Riccardo Comerio, Presidente LIUC
Discorso di Carlo Noè, Direttore della scuola di Ingegneria Industriale LIUC