Artefice del Progetto Gestione Sistemi Complessi e Direttore del Centro Ricerche sulla Complessità attivo alla LIUC tra il 1999 e il 2012, Scifo ha organizzato negli anni oltre 150 incontri con “gestori di complessità” (manager, docenti, consulenti).
Un’opera dedicata alla complessità come possibile visione del mondo e come approccio soggettivo: “Viviamo in un’abbondanza, anche di relazioni, che rischia di paralizzare le nostre decisioni: la scelta delle variabili è una nostra doverosa responsabilità. Siamo in un mondo che tende alla riduzione della complessità ma non siamo obbligati a farlo. Possiamo tentare di capire di più”.
Il Rettore Federico Visconti ha ricordato che le dimensioni di complessità nel mondo universitario sono enormi: “Più in generale – ha spiegato – siamo sempre più abili a trasformare il semplice in complicato passando per l’inutile”.
Moderata dal giornalista Carlo Verdelli (che ha evidenziato come “la complessità non sia una scienza ma una filosofia, in grado di adattarsi a molte delle cose che viviamo nella vita”), la tavola rotonda ha visto anche la partecipazione del prof. Michele Puglisi, Direttore del CARED della LIUC: “Anche la formazione è un rapporto complesso, non ripetitivo, e consente la magica esperienza della testa ben fatta prima che ben piena”.
Secondo Nicola Antonucci, fondatore e CEO di ComplexLab e Umanot, “le sorprese sono la vera essenza della complessità ed è necessaria una nuova visione della realtà, una nuova geometria, dei nuovi ‘occhiali’”. Complessità e digitale nell’intervento di Valentino Caporizzi, laureato LIUC e Chief Innovation Officer di JService: “La complessità è un’opportunità per risolvere i problemi delle aziende e ci stimola a porci domande”.
Un libro, quello di Giuseppe Scifo, che risulta in controtendenza secondo Alberto F. De Toni, Rettore dell’Università di Udine: “Tutta la storia della scienza tende ad eliminare la soggettività – ha spiegato – mentre, come si spiega nel volume, non possiamo fare a meno del soggetto”. De Toni ha ricordato che “il management cerca di mettere ordine ma tutte le organizzazioni sono fenomeni drammaticamente complessi”.
Informazioni sul libro