Questo tema di grande attualità è stato al centro dell’incontro “Alla ricerca del futuro perduto: per un’economia veramente umana” che si è svolto alla LIUC – Università Cattaneo con una tavola rotonda di relatori autorevoli.
I beni si consumano, come quelli ambientali, e se non vengono protetti vengono distrutti. Ci rendiamo conto della loro importanza solo quando iniziano a scarseggiare e cominciano ad apparire gli effetti devastanti sui legami sociali e sullo sviluppo economico. Da accademici, le nostre domande di ricerca sono: È possibile invertire la tendenza? Come reagire a questa logica tragica?” premette Vittorio Pelligra, PhD, Rector’s Delegate for Cooperation and Development Department of Economics and Business University of Cagliari & BERG Behavioural Economics Research Group. “Bisogna avere cura delle radici è nelle radici che ha luogo il processo di rigenerazione della fiducia e, dunque, della nostra società”.
Reputazione, reciprocità, gratuità, team thinking, minoranze profetiche, sono gli elementi che le nostre istituzioni dovrebbero avere, le leve per una nuova antropologia, secondo Pelligra. “E’ la fiducia a rendere migliori le persone”.
Ed è sempre la fiducia ad avere un impatto sull’economia come evidenziato da Luca Corazzini, Professore Ordinario di Economia politica all’Università Ca’ Foscari di Venezia.
Sull’individualismo quale radice più profonda della mancanza di fiducia ha centrato il proprio intervento Don Omar Cappelli, cappellano del Centro Pastorale Cattolico Piergiorgio Frassati, mentre ci ha pensato Eliana Minelli, Professore Associato di Organizzazione aziendale alla LIUC - Università Cattaneo a tenere le fila della tavola rotonda introdotta dal Direttore della Scuola di Diritto Alberto Malatesta su un argomento di estremo interesse per tutti. Perché, per mancanza di fiducia può saltare anche una democrazia.
