Istituzioni, mondo produttivo, economico e sociale si sono riuniti al Pirelli Hangar Bicocca di Milano nella giornata di lunedì’ 28 novembre 2022 per l’evento “Lombardia 2030”, organizzato dalla Regione per un confronto a 360 gradi, con lo sguardo rivolto al futuro del territorio. L’evento è stato concepito con l’obiettivo di pianificare e rendere tangibili i risultati che ci si propone di conseguire in una prospettiva di lungo periodo, che dal 2030 punti fino al 2050.
Nel corso dell’incontro, che ha visto l’intervento di numerosi ministri e rappresentanti del mondo imprenditoriale, anche lo sviluppo di tavoli tematici avviati nei giorni precedenti, con capofila tutti gli assessorati regionali. Un confronto con gli stakeholder sulle linee e i progetti strategici necessari affinché la Lombardia continui ad essere una regione leader, capace di rispondere ai grandi cambiamenti globali in atto a livello ambientale, tecnologico e geopolitico. I risultati del lavoro svolto confluiranno in un documento che offrirà spunti e stimoli per il governo della Regione Lombardia nei prossimi anni.
Tra i protagonisti dei tavoli, il Rettore della LIUC Federico Visconti (chiamato ad intervenire nel tavolo “Scenari e prospettive di sviluppo per l’area metropolitana milanese: sfide e opportunità per i giovani e le giovani generazioni”) e il prof. Massimiliano Serati, Delegato del Rettore alla Terza Missione (che ha portato il proprio contributo sullo sviluppo turistico regionale).
“Si è trattato di una grande opportunità di confronto, con attori diversi, variamente coinvolti nel futuro dei giovani e del territorio lombardo – commenta il prof. Visconti – Sul tavolo sono state messe questioni di valenza strategica, che vanno dalla natalità alla mobilità sociale, dall’imprenditoria giovanile alle residenze, è più in generale all’attrattivita’ della Lombardia nel medio periodo. Nei fatti, dal punto di vista della LIUC, stimoli e relazioni. Su cui continuare a lavorare”.
“LIUC è stata coinvolta nel tavolo di lavoro relativo all’attrattività turistica – aggiunge il prof. Serati – In questa sede abbiamo espresso alcune riflessioni che hanno trovato spazio significativo nella relazione conclusiva. In particolare, abbiamo posto enfasi sul tema del turismo trasformazionale, ossia di una fruizione turistica che tocca le corde più profonde dell’interiorità, generando effetti che vanno ben oltre la durata del viaggio. Su questo fronte il ruolo delle nuove tecnologie digitali è di assoluta importanza come veicolo di esperienze immersive che hanno inizio prima del viaggio fisico e continuano dopo di esso. In secondo luogo abbiamo sottolineato la necessità di un approccio alla proposta turistica che sia Community Based, ossia inclusivo, partecipato ed esteso a tutti gli attori territoriali, nonché capace di attribuire un ruolo anche alle destinazioni apparentemente secondarie, ma fondamentali per l’arricchimento dell’offerta turistica complessiva”.