Dalle parole ai fatti per ridurre l’impatto ambientale nella logistica.
Non solo un titolo, ma un impegno da parte di numerose imprese manifatturiere, commerciali e di servizi logistici che, nella sfida ai cambiamenti climatici, presentano un gran numero di soluzioni attuabili.
Mercoledì 18 ottobre 2023, nel corso del convegno “Green Logistics: dal dire al fare”, organizzato dal Green Transition Hub della LIUC, in collaborazione con Columbus Logistics, nell’Aula Magna dell’Università, importanti aziende come Chef Express, Coca-Cola, Goodman, Grifal, IKEA, Lucart, CPR, NolPal, P&G, Toyota e World Capital hanno portato una testimonianza diretta delle rispettive azioni a sostegno di una logistica sempre più green. Obiettivo del convegno è stato quello di fare da cassa di risonanza alle numerose soluzioni, già oggi esistenti, con cui le aziende possono fare la differenza. E proprio queste soluzioni andranno a creare un catalogo permanente – il cosiddetto “green logistic radar” – che sarà a disposizione di tutti nella nuova piattaforma fisico virtuale del Green Transition Hub, probabilmente già a partire dall’inizio del prossimo anno.
“A distanza di un anno il Centro sta lavorando su 12 progetti grazie al sostegno di numerose aziende e associazioni in cui sono coinvolti 15 collaboratori tra docenti, ricercatori e dottorandi”, indica il Direttore del Green Hub Alessandro Creazza. Tra i filoni di ricerca spiccano i temi di green supply chain e green logistic, ereditati da una tradizione di oltre 20 anni di ricerca da parte del professor Fabrizio Dallari, Ordinario di Logistica e Supply Chain Management alla LIUC, e del suo team.
“Creare un ecosistema di filiera che vede la logistica come processo chiave è stato un altro tema discusso negli interventi del convegno che hanno mostrato il percorso di transizione verso il raggiungimento della triple bottom line della sostenibilità: people, planet e profit”, annota Alessandro Creazza: “In tal senso sono incoraggianti i risultati emersi dalla nostra survey: oltre il 30% delle aziende hanno dichiarano di adottare pratiche green basate su iniziative di collaborazione nella supply chain, e il trend è in crescita rispetto al 2022″.
Ma, come è possibile intervenire per ridurre l’impronta ambientale della logistica? “Non esiste un silver bullet, ossia un solo proiettile in grado di risolvere il problema con un solo colpo, ma occorre agire su quattro fronti: imballi, magazzini, trasporti e organizzazione della supply chain”, dice il professor Dallari, Ordinario di Logistica e Supply Chain Management alla LIUC. “I cambiamenti climatici che tutti avvertiamo, non solo dalle pagine dei giornali, sono tali da farci riflettere sugli impatti attribuibili alla logistica a cui è imputabile l’11% di tutti i gas serra emessi nel nostro pianeta (4,2 gigatoni di tonnellate di CO2). Se la logistica fosse una nazione si collocherebbe al terzo posto di questa graduatoria dopo Cina (11,2 gigatoni) e Stati Uniti (4,5 gigatoni).”[1]
Una buona notizia, però, c’è.
“Rispetto al 2022, il numero di aziende che hanno abbracciato l’impegno per obiettivi di sostenibilità è cresciuto del 10%”, spiega l’ingegner Martina Farioli, assegnista di ricerca LIUC. “Questo a conferma del fatto che la pressione verso l’azione di soluzioni green è sempre più sentita. In particolare, se per le grandi imprese la spinta verso la sostenibilità arriva dal top management e dai mass media, per le piccole e medie imprese prevale la pressione da parte dei clienti. Inoltre, rispetto al 2022, sempre più aziende stanno misurando le emissioni della propria logistica, specialmente nel campo dei trasporti”.
Il convegno ha rappresentato un evento stimolante “che ha messo in evidenza l’importanza di trasformare le parole in azioni concrete per ridurre l’impatto ambientale nella logistica”, chiosa Stefano Bianconi, General Manager Columbus Logistics. “Siamo fiduciosi che le discussioni coinvolgenti e le idee condivise durante il convegno ispireranno i partecipanti a compiere un cambiamento significativo e a fare la differenza. In Columbus ci impegniamo a implementare soluzioni sostenibili nelle nostre operazioni logistiche e a motivare i nostri stakeholder, compresi fornitori, clienti e competitor, a unirsi a noi in questo sforzo. Siamo infatti convinti che la partnership sia la chiave per un futuro più verde, e continueremo a collaborare per tradurre questi importanti obiettivi in realtà”.
Significativi i numeri del convegno con circa 520 persone registrate, oltre 150 studenti presenti, provenienti anche da Istituti superiori della zona, almeno 20 referenti di aziende che partecipano all’Advisory board del Green Transition Hub della LIUC e diversi donors di borse di studio che investono sui giovani credendo nel valore dell’Università.
[1] fonte IEA International Energy Agency