“L’Italia – ha detto Visconti – resta il Paese in Europa con il più basso numero di laureati attorno ai 30 anni in Europa e un alto tasso di abbandono. Assistiamo a un contrasto tra statistiche deludenti e il richiamo a far crescere le conoscenze dei nostri giovani”.
Tre le principali sfide a cui è chiamata l’Università, secondo Visconti, “rimanere il più possibile vicini ai mondi che stanno cambiando, ad altissima velocità”, ma anche innovare nei metodi della ricerca, “che troppo spesso perde il contatto con la realtà, mentre sarebbe necessario recuperare un modello che ci consenta di catturare i problemi”. Non da ultima, la sfida dell’internazionalizzazione.
“Servono nuovi modi per far imparare i giovani – ha detto il Rettore, facendo l’esempio dell’i – FAB della LIUC, la fabbrica simulata 4.0 - facendo loro sperimentare i processi produttivi e andando al di là della classica lezione frontale. Molta della nostra didattica ha infatti basi di simulazione e interazione e punta a sviluppare non solo competenze ma anche capacità relazionali, di lavorare in team e di mettere mano ai problemi”.
Una sfida educativa per la LIUC e l’università tutta.
Intervista integrale su Espansione TV