Silvia non era presente fisicamente (il Premio è stato ritirato dalla mamma) perché impegnata in Belgio in alcune gare internazionali, ma ha affidato ad un video i ringraziamenti al Panathlon e all’Università per questa possibilità.
Il Premio, del valore di 1.000 Euro e riservato agli studenti iscritti al terzo anno del Corso di Laurea in Economia aziendale della LIUC nel percorso Management dello sport e degli eventi sportivi, viene assegnato a partire dalla media dei voti e dai crediti formativi maturati dallo studente. Inoltre, è richiesta la presentazione del curriculum relativo ad un’attività sportiva svolta a livello agonistico o amatoriale e di un elaborato sui valori fondanti del Panathlon, quali educazione attraverso lo sport, etica e fair play, lotta al doping, valore dei Giochi paralimpici, conoscenza e finalità del Panathlon.
Nel suo testo, Silvia, abituata fin da piccola a conciliare studio e sport e con un passato nel triathlon, si definisce una “donna squadra”: “Nel mio percorso ho capito di dover puntare soprattutto sul mio carattere, sull’essere estroversa, sull’offrire sostegno morale alla squadra e sul tenerla il più possibile unita”.
Silvia ha raccontato anche della passione per le salite, come occasione per andare oltre il proprio limite: “Quando si fatica – scrive – si arriva a metà, ma non si torna indietro, ci si spinge fino alla cima per vedere il panorama”.
Una storia di passione vera per lo sport ma anche per lo studio, in cui Silvia ha saputo eccellere, scegliendo il percorso che la LIUC dedica a tutti coloro che vogliono acquisire conoscenze e competenze in ambito economico, gestionale e giuridico, indispensabili per la gestione di organizzazioni sportive o di enti ed imprese che investono nello sport.
Alla consegna del premio di merito, sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente del Panathlon International Pierre Zappelli, la campionessa del mondo di spada individuale Mara Navarria e l’olimpionica di Sidney nel nuoto sincronizzato e responsabile del Progetto Blu Aliké Alessia Lucchini.
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