Non si tratta semplicemente di telelavoro o di una maggiore flessibilità in orari e luoghi di lavoro, piuttosto di essere impegnati su obiettivi e responsabilizzati in termini di risultati. Un mutamento epocale che richiede un nuovo modello di organizzazione del lavoro e dei veri e propri agenti del cambiamento all’interno dell’impresa che sappiano favorire la rivisitazione degli spazi di lavoro, l’utilizzo delle tecnologie e la creazione di occasioni di collaborazione.
Nel convegno promosso da LIUC ALUMNI, giovedì 22 febbraio, si è parlato degli strumenti necessari ad abilitare lo smart working e di chi ha già ottenuto risultati in tal senso con Carlo Capra, manager di Innext, responsabile area change management e digital transformation, Alessandro Ballerio, socio e Direttore tecnico di Elmec, Mattia Bertasa, Digital engineer di Electrolux e Mauro Vitiello, Amministratore delegato Copying, Presidente del Gruppo Giovani imprenditori di Univa, moderati dalla giornalista del Corriere Innovazione Giulia Cimpanelli.
In Italia si contano 305.000 smart worker nel 2017 (+14% rispetto al 2016 e + 60% rispetto al 2013) prevalentemente nelle grandi imprese.