“Siamo fatti per correre, siamo fatti per gioire e non dobbiamo mai essere stanchi di sognare. Perché come dice lo scrittore Eduardo Galeano: «A cosa serve l’utopia? Serve a questo: a camminare”: con questa citazione si chiude l’elaborato dal titolo “Lo sport alla rovescia”, scritto dallo studente LIUC Federico Francani – al terzo anno di Economia – che oggi, martedì 24 maggio 2022, ha ricevuto il premio di merito offerto dal Panathlon Club La Malpensa a uno studente LIUC impegnato con successo nello studio e nello sport.
L’assegnazione del premio è avvenuta come da tradizione nell’ambito di un meeting del Club, svoltosi nell’Auditorium della LIUC.
Tema di questa edizione “Basket & Management. Ovvero, come passare dal parquet alla scrivania”, declinato negli interventi di due speaker d’eccezione, ossia Luis Scola (ex cestista e oggi AD di Pallacanestro Varese) e Antonio Toto Bulgheroni (membro del CDA di LIUC e Pallacanestro Varese nonché Hall of Famer del basket).
Federico ha espresso tutta la sua soddisfazione per il premio (del valore di 1.000 euro, assegnato in virtù della regolarità degli studi, della media dei voti, delle esperienze sportive e della qualità del componimento sui valori fondanti del Panathlon) attraverso un video, in quanto impegnato al momento in un semestre di studio in Lituania, grazie al programma Erasmus.
“Sono sempre stato uno sportivo a livello di testa – racconta Federico a margine della premiazione – e lo sport nella mia vita è stato fondamentale per trovare rapidamente nuovi amici, anche quando mi è capitato di cambiare casa negli anni del liceo. Fare sport di squadra significa parlare una lingua comune, condividere, crescere insieme”.
Nel curriculum sportivo di Federico a farla da padrone è il calcio, ma non solo: “Negli ultimi anni ho praticato anche la boxe, un’esperienza che mi è servita moltissimo per lavorare sull’ansia, per rafforzare il mio equilibrio personale. Poi, con l’arrivo alla LIUC da Milano, dove abitavo, ancora una volta lo sport mi ha aiutato ad ambientarmi, questa volta attraverso l’ingresso nella squadra di pallavolo dell’Università. Stessa esperienza anche qui a Vilnius, dove sto praticando calcio e dove mi sto misurando anche con l’arrampicata”.
Nel suo elaborato Federico parla di un mondo dello sport che a volte va all’incontrario, “un mondo simmetrico e paradossale che i fatti di cronaca ci raccontano, una realtà opaca e meschina in cui parole grandi come “sport” – e tutta l’umanità che c’è dietro questa parola – si polverizzano stancamente, svogliatamente, tristemente. E da infinitamente grandi divengono infinitamente piccole”.
Nel suo scritto, tante storie di ordinaria ingiustizia in cui le differenze di razza e le disabilità ostacolano potenziali grandi campioni nel loro percorso. Ma c’è anche la speranza che le favole esistano ancora. “Anche la mia in un certo senso lo è, grazie a questo premio – spiega Federico – io che non sono diventato un grande campione in uno specifico sport ma dallo sport ho ricevuto tanto e ogni giorno provo a ridare agli altri qualcosa”.
L’evento Panathlon alla LIUC è stata anche l’occasione per parlare del percorso della laurea triennale in Economia dedicato al Management dello Sport e degli eventi sportivi: “Un’iniziativa – ha ricordato il coordinatore del percorso, il prof. Antonio Palmieri – che si caratterizza per alcuni insegnamenti specifici (sul management delle società, degli eventi e degli impianti sportivi, ma anche sulla governance dello sport e sui profili giuridici e gli aspetti contrattuali). Non solo: la modalità didattica è innovativa, con molte testimonianze che permettono ai nostri studenti di confrontarsi con grandi nomi del settore. Tra le tante realtà coinvolte: Coni, Comitato Paralimpico, Federazione Italiana Tennis, FC Inter, Pallacanestro Varese, Atalanta Calcio”.