Un percorso per imparare a “saper essere”
Il progetto prevede che tutti gli studenti della LIUC, sia quelli iscritti ad Economia che ad Ingegneria, possano frequentare, fin dal primo anno, un vero e proprio percorso di allenamento alla professione e alla vita, utile per affrontare con maggiore consapevolezza l’ingresso nel mondo del lavoro, approfondendo tutte le competenze che fanno parte del “saper essere”. Il percorso prevede: simulazioni di colloquio e assessment center per la valutazione del potenziale, attività outdoor (in mezzo alla natura, per imparare ad entrare realmente in contatto con gli altri e a mettere da parte le proprie paure), incontri ‘Learning from leaders’ (storie di lavoro e di vita di alcuni grandi top manager ma anche di campioni dello sport, esperti di comunicazione e di altri rappresentanti di mondi ‘diversi’). “Tra i temi affrontati – ha spiegato nel corso dell’evento il prof. Vittorio D’Amato, Responsabile del progetto – ci saranno mindfullness, intelligenza emotiva, leadership, capacità di ascolto, team building”.
Competenze soft: parlano le aziende
L’evento è stata anche l’occasione per un confronto tra alcune aziende attorno all’importanza delle competenze soft: hanno partecipato Luigi Gallazzini (Vice President Sales Global Blue), Paolo Cederle (Italian Executive Chairman and Country Manager EVERIS Spa), Giovanna Manzi (CEO Best Western Italia), moderati da Francesco Seghezzi (Responsabile Area Lavoro di Open). Un dibattito dal quale è emerso che senza questo tipo di competenze, quelle strettamente tecniche non sono sufficienti. Contano sempre più, dunque, per le imprese che stanno selezionando nuove risorse, comportamenti ed attitudini.
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