I partecipanti hanno ragionato su alcuni cambiamenti radicali portati dalla rivoluzione della “fabbrica intelligente” e sulla necessità di coniugare la dimensione manageriale e tecnologica.
“La trasformazione digitale – commenta il Presidente di AiIG, Massimo Colombo – è nel dna dell’Associazione, dunque la fase di rapidi cambiamenti che il sistema industriale sta attraversando si sposa perfettamente con i nostri interessi scientifici. In questi giorni abbiamo ragionato anche su come insegnare il management agli ingegneri, rilevando che l’Italia rappresenta un paradigma di successo in questo senso”.
400 soci in tutto il Paese, con la Lombardia che svetta tra le regioni più rappresentate, l’ AiIG si ritrova ogni anno in questa occasione anche per fare il punto sull’evoluzione della figura dell’ingegnere gestionale: “L’ingegnere è un modellista che risolve problemi – continua Colombo – che deve partire dalla teoria per trovare soluzioni concrete”. Una scelta, quella della LIUC per questo importante incontro, che ha trovato un riscontro positivo da parte dei partecipanti: “Il contribuito dell’Università è stato particolarmente significativo e non poteva essere altrimenti per un ateneo fortemente calato in un territorio ricco di imprese che si avvalgono della figura dell’ingegnere gestionale”.