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SIDERA^B – Sistema Integrato DomiciliarE e Riabilitazione Assistita al Benessere


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SIDERA^B – Sistema Integrato DomiciliarE e Riabilitazione Assistita al Benessere

 

Durata: 2018 – 2021

 

In un contesto caratterizzato da cambiamenti sociali, normative più stringenti e risorse che divengono sempre più scarse, una sfida importante per gli operatori del settore della Sanità è quella di portare nella propria realtà i benefici prospettati dalle ultime tendenze nel campo della tecnologia e generare così delle evidenze scientifiche che possano supportare la strutturazione di un percorso di presa di decisioni, al fine di governare al meglio il processo di scelta tecnologica.

Il progressivo invecchiamento della popolazione, unitamente a un aumento delle diagnosi di malattia in fase precoce, e a una maggiore diffusione di terapie innovative, hanno portato a un incremento della rilevanza del fenomeno della cronicità. Nella sola Regione Lombardia i cronici sono rappresentanti da circa 3,2 milioni di individui, corrispondenti al 31,8% degli assistiti, percentuale di popolazione in grado di assorbire fino al 79,6% della spesa sanitaria pubblica lombarda.

Tale significativo bisogno assistenziale e di cura, rende improcrastinabile una gestione dei pazienti cronici attraverso la ricerca di nuovi approcci, sempre più person-oriented, maggiormente focalizzati al malato in un’ottica di valutazione e gestione globale dei suoi problemi, e in grado di utilizzare in modo proattivo i benefici insiti nell’evoluzione tecnologica.

Il progetto di ricerca SIDERA^B nasce proprio con l’obiettivo di progettare, sviluppare e validare una piattaforma per la continuità di cura al domicilio supportata da tecnologie innovative per pazienti con patologie croniche di particolare rilevanza per il SSN/SSR, quali bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), Malattia di Parkinson e scompenso cardiaco cronico (CHF).

La piattaforma SIDERA^B è costituita da percorsi multi-dominio e multi-device interoperabili e scalabili, in grado di connettere, motivare e supportare nella cura paziente e caregiver, raggiungendo un livello ottimale di efficienza e di engagement rispetto all’obiettivo di cura, che è stato oggetto di misurazione e validazione anche economica, così da rappresentare un modello esportabile.

Obiettivo primario del progetto di ricerca è stato la costruzione di una piattaforma context aware in cui dispositivi intelligenti (i.e., sistemi avanzati di tele-monitoraggio, sensori non indossabili, strumenti professionali perla video-chiamata con i clinici) agiscono per gestire in modo personalizzato la cura, il monitoraggio e l’engagement del paziente, garantendo elevati standard di sicurezza e gestione dei dati sensibili, nel rispetto delle normative vigenti (D.Lgs 196/2003 e del Regolamento UE n. 679 del 04.05.2016). Con la realizzazione della piattaforma sono stati monitorati il sonno e l’attività motoria dei pazienti affetti da patologia cronica, nonché sono stati garantiti non solo il supporto motivazionale al domicilio del paziente e del caregiver, ma anche la centralità della diade paziente/caregiver, soprattutto nella logica del passaggio dal “curare” al “prendersi cura”.

Obiettivo secondario del progetto è stato la verifica dell’accettabilità e sostenibilità dell’innovazione tecnologica, in paragone agli attuali schemi di riabilitazione, definendo costo-opportunità, benefici attesi ed efficacia, nonché impatti normativi, organizzativi e sociali, qualitativi e quantitativi per il sistema e il paziente, con il fine ultimo di proporre una tariffa di rimborso che possa essere adottata nel contesto regionale e nazionale.

Per il raggiungimento di questi obiettivi, il progetto SIDERA^B si è avvalso di un partenariato di elevato livello scientifico e tecnologico, costituito da Ab Medica (capofila), Università Carlo Cattaneo – LIUC, Politecnico di Milano, Università degli Studi di Milano Bicocca, Amiko srl, Grifo Multimedia srl, Fondazione Don Carlo Gnocchi – Onlus e Tenacta Group spa.

Ab Medica

Fondata nel 1984 da Aldo Cerruti, tuttora Presidente della società, ab medica è oggi l’azienda italiana leader nella produzione e nella distribuzione di tecnologie medicali, nonché punto di riferimento per la robotica chirurgica. Oggi ab medica è a capo di un gruppo di aziende orientate all’innovazione nella medicina, insieme a ATLC (telecomunicazioni e sistemi per la telemedicina), Genomnia (genomica e bioinformatica), Medical Labs (produzione di dispositivi medicali avanzati), Pacinotti (commercializzazione di dispositivi medici), Officine Ortopediche Rizzoli (protesi, apparecchi ortopedici, ausili e attrezzature ospedaliere), ab medica sagl (distributore delle migliori tecnologie medicali sul territorio svizzero), ab medica sas (produzione francese di innovativi strumenti chirurgici per laparoscopia) e abex (distributore della chirurgia robotica da Vinci in Spagna e Portogallo). Nel Dicembre 2020 ab medica ha anche incorporato tramite fusione aziendale Telbios srl (teleassistenza, telecardiologia, telemonitoraggio domiciliare).

Ab medica riveste il ruolo di capofila nell’ambito del progetto SIDERA^B. PI è la Dr.ssa Maria Romano.

Per maggiori informazioni rispetto alle attività di competenza di ab medica (WP 1 e WP 6), contattare Marco Nalin (nalin.marco at abmedica.it).

Fondazione Don Gnocchi

Il Centro “S.Maria Nascente” di Milano, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS), costituisce uno dei 28 centri della Fondazione Don Carlo Gnocchi (di seguito FDG) dedicati alla riabilitazione di soggetti con disabilità motorie, cognitive, neurosensoriali, ortopediche, cardiovascolari e respiratorie. Guidata dalla missione di promuovere e realizzare una nuova cultura di attenzione ai bisogni dell’uomo, che ponga la globalità del malato al centro di percorsi di cura innovativi e scientificamente validati, accoglie annualmente più di 7500 pazienti con malattie croniche nelle diverse sedi di ricovero riabilitativo, con un totale di 268.913 giornate complessive di degenza erogate. La miglior cura del malato viene inoltre garantita attraverso una capillare rete che permette di raggiungere e curare al domicilio una grande quantità di malati, con circa 162.000 prestazioni/anno di riabilitazione domiciliare nella sola Lombardia. La fondazione si distingue inoltre per l’intensa attività di ricerca, grazie ai due IRCCS di Milano e Firenze, con un impatto scientifico più che raddoppiato negli ultimi dieci anni. FDG costituisce dunque un binomio di eccellenza sia nella gestione della cronicità che della domiciliarità.

Per maggiori informazioni rispetto all’attività di competenza di FDG (WP 2 e WP 7), contattare Francesca Baglio (fbaglio at dongnocchi.it) o Federica Rossetto (frossetto at dongnocchi.it).

UNIMIB

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca è un ateneo pubblico milanese istituito nel 1998. Si estende in un Campus costituito da 25 moderni edifici distribuiti tra il polo cittadino nel quartiere Bicocca e il polo biomedico di Monza, a pochi chilometri da Milano, per una superficie totale di 290.000 mq.

L’Università di Milano-Bicocca è un ateneo multidisciplinare che forma professionisti in diversi campi: economico-statistico, giuridico, scientifico, medico, sociologico, psicologico e pedagogico. partecipa con due dipartimenti. La ricerca si svolge in 14 Dipartimenti, 3 Centri di Eccellenza e 46 Centri di Ricerca universitari. Nell’ambito del progetto Sidera^B, l’Ateneo partecipa con i dipartimenti di Scienze Umane per la Formazione e di Informatica, Sistemistica e Comunicazione. Il primo è un partner con conoscenze ed esperienze progettuali di eccellenza nella progettazione e misura di percorsi di empowerment comunicativo/emotivo per il benessere, misure di benessere, analisi della user experience e logiche di engagement tramite applicazioni digitali e realtà virtuale; il secondo ha conoscenze e competenze avanzate nell’ambito delle architetture software per sistemi complessi e nello sviluppo di algoritmi di machine learning per data analytics. I domini applicativi sono molteplici tra cui l’ambient intelligence e la behavioural analytics.

Per maggiori informazioni rispetto alle attività di UNIMIB, contattare Olivia Realdon (olivia.realdon at unimib.it).

POLIMI

POLIMI, con il Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria, ha comprovata esperienza nel campo della elaborazione di dati e segnali biomedici e nel tele-monitoraggio con analisi del segnale in campo neurofisiologico per lo studio del sonno, oltre che nello sviluppo e analisi delle performance di tecnologie innovative, utili per la valutazione della plasticità neurale e del recupero in riabilitazione.

POLIMI, si avvarrà delle competenze di un team composto da bioingegneri per garantire un’elevata competenza tecnica e scientifica nello sviluppo degli algoritmi di analisi di variabili vitali.

Per maggiori informazioni rispetto alle attività di competenza di POLIMI (WP 4) contattare la prof.ssa Anna Maria Bianchi (annamaria.bianchi at polimi.it) o il prof. Giuseppe Baselli (giuseppe.baselli at polimi.it).

Tecnacta Group

Tenacta Group è una realtà industriale italiana che progetta, produce e commercializza piccoli elettrodomestici con i seguenti marchi: Imetec, Bellissima, Collexia, Caffè del Caravaggio. La mission comune del gruppo è quella di mettere a disposizione dell’utilizzatore finale prodotti in grado di soddisfarne al meglio le esigenze con un consistente impegno di marketing, nonché di ricerca e sviluppo. Da qualche tempo si è avvicinata allo sviluppo di prodotti destinati al settore del benessere della persona (linea Wellness di Imetec), nonché ha cercato di perseguire il tentativo di fornire una risposta in modo sempre più compiuto alle necessità al domicilio delle persone anziane (per esempio, sviluppando supporti quali le poltrone motorizzate). Inoltre, con l’obiettivo di arricchire il proprio know-how e stringere collaborazioni con il mondo universitario e le aziende leader nelle nuove tecnologie, ha partecipato al progetto Smart Ageing (Miur Smart Cities).

Per maggiori informazioni rispetto alle attività di competenza di Tenacta Group (WP 5) contattare Diego Petra (diego.pietra at tenactagroup.com).

LIUC

LIUC – Università Cattaneo (di seguito LIUC), ideata nel 1989, nasce dalla volontà convergente di 300 imprenditori della Provincia di Varese (Unione degli Industriali della Provincia di Varese – UNIVA) e dell’Alto Milanese, di creare un Ateneo a indirizzo economico-tecnico-giuridico-scientifico-manageriale, in grado di preparare adeguatamente i giovani, secondo le reali esigenze del mondo del lavoro. LIUC rappresenta l’unica Università italiana voluta, fondata e direttamente gestita da una Associazione imprenditoriale, creata per offrire una formazione il più possibile aderente alle richieste del mondo aziendale, e adeguata a un contesto territoriale caratterizzato da una diffusa presenza di attività economiche di piccola e media dimensione, nonché di numerose funzioni di servizio alle imprese produttive. LIUC partecipa al progetto SIDERA^B con il Centro sull’Economia e il Management nella Sanità e nel Sociale, che coniuga le competenze di management in ambito sanitario, a quelle tecniche di valutazione e validazione dell’accettabilità delle tecnologie, analisi di processi e percorsi socio-sanitari, grazie al supporto di un team multidisciplinare composto sia da ingegneri gestionali sia da economisti aziendali. Ruolo peculiare all’interno del territorio è quello di coinvolgere, non solo le realtà industriali, ma di mantenere una stretta attinenza anche con la Pubblica Amministrazione e con le istanze provenienti dal territorio, considerando i fabbisogni della popolazione di riferimento.

Per maggiori informazioni rispetto alle attività di competenza di LIUC (WP 8), contattare Emanuela Foglia (efoglia at liuc.it) o Emanuele Porazzi (eporazzi at liuc.it).

Amiko

Amiko è una PMI che, nell’ambito delle tecnologie al servizio della salute, sviluppato Respiro una “digital medicine” per la cura ed il controllo delle patologie respiratorie. La piattaforma Respiro è composta da sensori IoT specifici, dotati di avanzati algoritmi di Machine Learning (ML), che monitorano l’uso dei farmaci respiratori e dalla piattaforma per la gestione del dato proveniente dai sensori.

Per maggiori informazioni rispetto alle attività fornite da Amiko nell’ambito dei WP 4, 5, 6, e 8, contattare Duilio Macchi (duilio.macchi at amiko.io).

Grifo Multimedica

Grifo Multimedia è una PMI iscritta al registro delle imprese innovative della Camera di Commercio di Bari con sede anche in Lombardia, che opera dal 1997 nel mercato dell’e-learning, facendo della creatività e dell’innovazione il proprio punto di forza. La società ha guadagnato una posizione di leadership in questo mercato fornendo soluzioni globali di e-learning basate sull’integrazione di piattaforme ICT, contenuti digitali e servizi professionali. Dal 2012 è entrata nel mercato dei serious game e gamification, acquisendo, grazie a numerosi progetti di ricerca e sviluppo, nonché a commesse con clienti prestigiosi (Vodafone, Nespresso, Mundipharma), esperienza e visibilità nel mercato dei serious games. Ha all’attivo collaborazioni su scala internazionale con ospedali, enti di ricerca e aziende, grazie alla partecipazione a diversi progetti nazionali ed europei.

Per maggiori informazioni rispetto alle attività fornite da Grifo Multimedia nell’ambito dei WP 3, 6 e 8, contattare Antonio Ulloa Severino (a.ulloa at grifomultimedia.it) o Pierpaolo Di Bitonto (p.dibitonto at grifomultimedia.it).

A fronte della necessità di un fattivo sviluppo del complesso progetto SIDERA^B, nonché per future possibili ulteriori sinergie e opportunità di collaborazione fruttuosa per la futura implementazione sul territorio lombardo, è stato richiesto un endorsement da parte di stakeholder istituzionali e practitioner.

Nello specifico, all’inizio dell’anno 2019, sono state raccolte espressioni di interesse sul territorio di Regione Lombardia da parte di diverse Pubbliche Amministrazioni (di seguito PA) e Associazioni:

  • 21 Aziende Socio-Sanitarite Territoriali (ASST),
  • 4 Agenzie di Tutela della Salute (ATS),
  • 2 Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS),
  • 1 Associazioni di pazienti/familiari.

Nel corso del progetto, le PA sono state invitate ad aderire al progetto, sia dal punto di vista clinico sia dal punto di vista gestionale, secondo le modalità riportate di seguito, e andando a coprire una o più aree delle aree di interesse clinico proposte (Bronco-Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), Malattia di Parkinson (MP) e Scompenso Cardiaco Cronico (SCC)):

  • disponibilità a partecipare a focus group e workshop di natura clinica per raccogliere pareri condivisi con le altre Pubbliche Amministrazioni che supportano il progetto al fine di ottimizzare i percorsi di cura futuri relativi alle patologie target;
  • possibilità di promuovere tra i propri pazienti, relativamente alle patologie target, la sperimentazione di SIDERA^b a cura di Fondazione Don Gnocchi;
  • possibilità di condividere dati, aggregati e anonimi, nonché informazioni per la mappatura dei processi al fine di valorizzarli economicamente relativamente alla popolazione con patologia target;
  • disponibilità al coinvolgimento nell’attività di validazione (accettabilità e sostenibilità economica del sistema SIDERA^B) mediante adesione a focus group e workshop, relativamente alle patologie target;
  • interesse formale a conoscere i risultati di progetto.

Ai fini della conduzione delle sopracitate attività di progetto, si è stipulata convenzione con 12 ASST, 3 ATS e 1 IRCCS.

Le PA sono state invitate a numerosi eventi organizzati dal partenariato SIDERA^b, con la finalità di presentare il progetto e i relativi risultati, nonché per la conduzione di attività congiunte di ricerca (vedi Sezione Disseminazione).

WP 1: Project management

Obiettivo di questo WP è stata la gestione e il coordinamento dell’intero partenariato. Per il raggiungimento di tale obiettivo è stata messa a punto una struttura di management e un’infrastruttura adeguata al progetto. Nello specifico è stata creata una struttura a due livelli per la gestione dell’intero progetto SIDERA^B.

  1. Livello strategico
    Tale livello è stato gestito dal Comitato Esecutivo che include un presidente e un rappresentante per ogni partner beneficiario: quest’organo ha avuto l’obiettivo di definire la visione complessiva del progetto e di definire le strategie per realizzare tale visione. In caso di cambiamenti significativi dovuti a fattori interni (e.g. nuove scoperte scientifiche del partenariato, mancanza o disavanzo di risorse, etc…) o fattori esterni (e.g., nuovi prodotti sul mercato, cambiamenti del panorama regolatorio, etc…) il Comitato Esecutivo ha valutato gli impatti di questi cambiamenti sul progetto e ne ripianifica il corso.
  2. Livello esecutivo
    Tale livello è stato gestito dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Il CTS è composto da tutti i WP leader e coordinato dal Project Manager (a cui riferirsi per qualsiasi problema relativo al raggiungimento di obiettivi dei singoli task/WP), dal Responsabile Scientifico (a cui riferirsi per qualsiasi problema relativo alla validità clinica e scientifica delle ricerche effettuate nel progetto) e dal Responsabile dell’Exploitation (a cui riferirsi per tutto quello che riguarda lo sfruttamento sia scientifico sia industriale dei risultati del progetto).

A livello di infrastruttura sono state create varie mailing list (sia amministrative sia tecniche) e una cartella di lavoro condivisa tra tutti i partner, su un’apposita piattaforma con accesso riservato per lavorare collettivamente sugli stessi documenti.

Affinché l’attività di project management potesse essere espletata al meglio sono stati realizzati lungo tutto l’arco temporale dello studio sia incontri plenari di progetto sia incontri dedicati del CTS. Inoltre, per consentire ai vari partner di collaborare al meglio nell’ambito dei vari WP sono stati altresì organizzati svariati incontri tecnici con gruppi ristretti interessati ai temi specifici trattati in quegli incontri.

WP 2: Modello, processo e indicatori di riabilitazione multidimensionali

Un primo fondamentale output di questo WP è stato la definizione di un nuovo modello di riabilitazione domiciliare per le patologie oggetto di studio: Scompenso Cardiaco Cronico (SCC), Bronco Pneumopatia Cronico Ostruttiva (BPCO) e Malattia di Parkinson (MP). Per ottenerlo si è partiti da un’analisi dei dati epidemiologici e dallo stato dell’arte del percorso riabilitativo per le patologie di interesse. A oggi meno di […].

Nel modello SIDERA^B la centralità della diade paziente/care-giver ha alimentato ricorsivamente la rete di cura e di supporto in collegamento con i clinici, il case-manager e la comunità relazionale di appartenenza. Una volta definito il modello SIDERA^B, si è proceduto con l’identificazione degli indicatori di performance in relazione alla disabilità cronica. Tali indicatori sono stati oggetto di monitoraggio durante la sperimentazione (si veda anche WP7).

WP 3: Modelli e misure di benessere e di engagement

L’appropriazione del nuovo modello di riabilitazione domiciliare SIDERA^B non avviene nel vuoto, ma entro il tessuto di pratiche di cura quotidiane che la diade paziente/care-giver ha elaborato e consolidato nel tempo.  Il WP3 si è posto l’obiettivo di sostenere, dal punto di vista motivazionale, il transito della diade verso l’appropriazione delle routine di cura SIDERA^B nella quotidianità della loro vita a casa. Nello specifico, il percorso di appropriazione (engagement) di tali nuove routine è stato supportato attraverso il potenziamento di “risorse” di benessere quali (fra le altre) l’acquisizione di consapevolezza dell’esser capaci di svolgere le nuove routine (auto-efficacia), la fiducia di poter giungere agli esiti attesi dei propri comportamenti (attribuzione di valore alle aspettative), la consapevolezza del disporre di una rete di protezione, anche emotiva, funzionale e strutturata (resilienza).

Tale percorso è stato fruibile per la diade tramite tablet, a casa, attraverso un’applicazione digitale che ha proposto contenuti che si intrecciano, via via, con lo svolgimento delle attività riabilitative, contribuendo al dare loro un significato capace di trasformare le routine di cura e di fare del paziente e del care-giver dei protagonisti attivi nella gestione quotidiana della cronicità. L’applicazione digitale (gioco applicato) è stata disegnata, sviluppata e validata in un percorso iterativo che considererà i feedback della diade su diversi piani (dalla grafica, all’impianto narrativo, alla fluidità dell’interazione con lo strumento) al fine di generare un percorso accettabile, pertinente, funzionale e fruibile. Si è trattato di un percorso di design e di sviluppo incrementale che ha impegnato il WP3 per l’intera durata del progetto e che ha fornito una prima versione già prototipata e sviluppata per l’avvio della sperimentazione (cfr. WP7).

WP 4: Messa a punto degli algoritmi di analisi dei parametri vitali

Mentre esiste una ricca bibliografia di articoli di rassegna sullo sviluppo dei sistemi di monitoraggio personale e domiciliare, con dispositivi indossabili oppure con dispositivi contactless, il processo di elaborazione dei segnali è scarsamente rappresentato, e spesso confinato alla progettazione e validazione di uno specifico sistema.

Il lavoro di rassegna svolto nella fase preliminare del progetto SIDERA^B è stato pertanto di particolare utilità per finalizzare alla tele-riabilitazione il vasto panorama di metodi e algoritimi. Se ne presentano qui gli elementi essenziali.

La selezione proposta si basa principalmente sui seguenti criteri:

  • caratteristiche dei segnali effettivamente utili e potenzialmente disponibili nella sperimentazione di SIDERA^B;
  • robustezza e flessibilità in confronto ai sistemi di misura, necessariamente ottimizzati rispetto alla non-intrusività richiesta dalla tele-riabilitazione, piuttosto che in comparazione alla qualità del segnale, come invece è richiesto in ambito clinico controllato
  • vari gradi di complessità delle caratteristiche del segnale, adattabili alle condizioni varie della vita quotidiana; a) funzionamento del dispositivo, b) qualità accettabile per ulteriori analisi, c) caratteristiche di basso livello, d) vari livelli superiori nelle fasi di qualità ottimale del segnale.

I passi generali dell’elaborazione dei segnali di monitoraggio per tele-riabilitazione sono i seguenti:

  • Pre-elaborazione

La fase di pre-analisi e pulizia dei dati è particolarmente importante in tele-riabilitazione al fine di aumentare la qualità del segnale attenuando artefatti da movimento ed errori/rumore di misura. In sintesi, si tratta di rimuovere derive lente o, per contro, variazioni veloci chiaramente artefattuali. Contestuale a questa pulizia è pure una prima segmentazione della registrazione, molto grossolana, ma essenziale alla robustezza in un contesto di tele-riabilitazione: assenza di segnale; segnale presente ma non utile per ulteriori elaborazioni; segnale di qualità sufficiente. Scopo evidente è avere una profilazione delle attività quotidiane e delle relative risposte fisiologiche che sia catturata solo nelle fasi di maggiore affidabilità.

  • Estrazione di caratteristiche

Per “caratteristiche” (features) si intendono gli aspetti salienti del segnale che siano utili per le successive classificazioni e/o rilevazioni di eventi anomali. Secondo una classificazione comune a tutto il campo dei segnali biomedici, si distingue fra metodi nel dominio del tempo, della frequenza e dell’informazione.

Non si ricorda qui la messe di algoritmi presenti in letteratura e analizzati nelle fasi preliminari del progetto. Merita però sottolineare che la scelta di features va ben mirata agli eventi oggetto di analisi. Inoltre, esiste un chiaro trade-off fra specificità delle caratteristiche cercate e grado di flessibilità e robustezza dell’algoritmo di fronte alle differenze soggettive e al rumore.

  • Classificazione

Si noterà che quanto qui riassunto con “classificazione” apre un capitolo vastissimo che coinvolge la modellazione del sistema fisiologico monitorato nello specifico soggetto, partendo da nozioni a-priori e con vari gradi di capacità di apprendimento e adattabilità allo specifico caso. Tale processo è volto al riconoscimento (detection) di eventi complessi di rilevanza per la salute, alla predizione di evoluzioni in corso e a decisioni riguardanti il monitoraggio (da una evidenziazione in report off-line, fino all’attivazione di allarmi in tempo reale).

La classificazione rappresenta uno dei fini ultimi del monitoraggio per tele-riabilitazione, atto a fare riconoscimenti e dare informazioni di alto livello al soggetto e/o a chi lo segue (diade paziente/care-giver). Questo è utile per risposte in tempo reale, che siano basate su valutazioni pregnanti dei segnali vitali monitorati. Ma è pur vero anche per la produzione di rapporti periodici che siano interpretabili in modo sintetico e non una semplice elencazione di indicatori e statistiche di difficile lettura.

WP 5: Sviluppo e integrazione dei sensori e dispositivi nella piattaforma SIDERA^B

Obiettivo di questo WP è stato lo sviluppo e l’integrazione nella piattaforma SIDERA^B di sensori e dispositivi sia personali sia ambientali, quali i sensori per inalatori aerosol e dispositivi di rilevazione di attività e sonno.

Rispetto all’attività di sviluppo di dispositivi per il monitoraggio remoto del paziente, si puntualizza che essa riguarderà:

  • il monitoraggio dell’attività fisica;
  • il monitoraggio del sonno;
  • la verifica dell’aderenza terapeutica dei pazienti cronici con patologia bronco-pneumopatia cronica ostruttiva (BPCO);
  • monitoraggio dell’attività fisica.

Nell’ambito del monitoraggio dell’attività fisica, si ritiene che quelli compatibili con il progetto SIDERA^B siano principalmente i braccialetti, per il loro basso livello di invasività. Tali dispositivi permettono il monitoraggio, con livelli di accuratezza buoni, di vari parametri fisiologici anche durante task specifici che possono essere proposti al soggetto. Il progetto SIDERA^B si propone di usare i braccialetti per monitorare la corretta esecuzione di esercizi di riabilitazione mediante ginnastica dolce.

Storicamente sono stati equipaggiati con dei sensori inerziali, soprattutto accelerometri, talvolta combinati con giroscopi e/o magnetometri, per l’estrazione del movimento, con l’obiettivo di ricavare parametri di vario tipo: dall’analisi della camminata, per fini di prevenzione caduta o di riabilitazione, alla traiettoria di arti, sempre per fini riabilitativi, alla rivelazione di cadute, fino agli intervalli sonno/veglia durante la giornata.

Un limite da sottolineare, in ambito di ricerca, infine, è che questi dispositivi sono spesso sistemi piuttosto chiusi: non danno accesso ai dati grezzi dei sensori ed offrono solo il dato aggregato finale, che è di difficile utilizzo in contesti diversi da quello pensato dal produttore del dispositivo.

  • Monitoraggio del sonno

Il gold standard, nell’analisi del sonno e delle patologie a esso collegate, è la PSG, un esame eseguito attraverso diversi tipi di sensori con cui viene monitorato il soggetto mentre dorme. Nel caso di esame completo, tali sensori includono quanto sotto proposto.

  • EEG: l’esame del tracciato elettroencefalografico è l’unico riferimento che permette di identificare con sicurezza le diverse fasi del sonno e, in particolare, le 3 fasi del sonno non-REM, risulta pertanto di fondamentale importanza nella diagnosi di diverse patologie;
  • EOG: elettro-oculogramma, monitora i movimenti oculari, utile per identificare le fasi REM, connotate proprio da rapidi movimenti degli occhi;
  • SpO2: misurata con sensori ottici attraverso la PPG, porta informazione sulla percentuale di emoglobina del sangue legate ad ossigeno, ed è fondamentale nello studio delle apnee del son-no;
  • Cannula nasale: monitora il flusso d’aria durante la respirazione;
  • Fasce toraciche: controllano la presenza del movimento toracico di inspirazione ed espirazione; insieme alla cannula permettono di identificare le apnee e discriminare tra apnee ostruttive (sforzo toracico presente, ma nessun flusso alla cannula) e centrali, ossia determinate da disturbi del sistema nervoso che non genera i segnali necessari a produrre l’atto respiratorio (nessun flusso alla cannula e nessun movimento toracico);
  • ECG: per monitorare il ritmo cardiaco e verificare la presenza di eventuali aritmie; inoltre dall’analisi dell’HR e dell’HRV è possibile distinguere le fasi non-REM dalla REM, a causa dell’alta variabilità dei parametri vitali tipica proprio di quest’ultima fase del sonno;
  • Sensori di movimento sugli arti (actigrafia): per aiutare a identificare le fasi di veglia e per la dia-gnosi di varie patologie legate all’involontario movimento di arti durante il sonno.

Come si intuisce da questa breve descrizione, la polisonnografia completa è un esame piuttosto scomodo, e, per di più, non è raro che il sonno del soggetto risulti pesantemente modificato dalla strumentazione applicata. L’esistenza di sistemi portatili, che permettono al soggetto di andare a dormire a casa, invece che in ospedale, è solo una parziale mitigazione del problema.

Recentemente stanno affacciandosi sul mercato una serie di dispositivi indossabili utilizzabili per il monitoraggio del sonno, che vanno da cerotti, a fasce o, addirittura, magliette per il monitoraggio cardio-respiratorio, fino a braccialetti per actigrafia.

Ai fini di SIDERA^B, si ritiene che sistemi indossati, soprattutto sul torace, risultino già piuttosto invasivi per un monitoraggio che vuole essere legato allo studio del benessere della persona, e non a specifiche applicazioni diagnostiche. Per questa ragione ci si è focalizzati sullo sviluppo di sensori totalmente non invasivi, integrati nell’ambiente in cui il soggetto dorme (ad es. il letto), senza la necessità della creazione volontaria di un contatto diretto tra il corpo del paziente e il sensore stesso.

Tra i vari sistemi indossabili, tuttavia, si ritiene che i braccialetti e smartwatch possano essere un compromesso accettabile per le finalità del progetto. Tali sensori, ormai piuttosto maturi e ampiamente disponibili sul mercato, potranno permettere un accesso precoce ai dati, mentre i sensori contactless saranno ancora in fase di sviluppo, in modo da avviare il lavoro di costruzione di algoritmi e modelli legati al benessere. Per tale motivo una panoramica legata a questa tipologia di sensori viene fornita nella specifica sezione.

  • Monitoraggio degli inalatori

Tali dispositivi di monitoraggio si applicano al corpo degli inalatori e registrano, in modo automatico, la data e l’orario in cui il paziente ha utilizzato l’inalatore. Tale dato viene inviato a un’applicazione mobile (iOS e Android) tramite BLE.

I sensori forniscono, inoltre, un reminder, di tipo audio e visivo, quando è il momento di assumere la terapia.

WP 6: Sviluppo dei contenuti riabilitativi e system integration

Questo WP si è posto l’obiettivo di sviluppare contenuti e moduli innovativi, quali ad esempio delle app storytellingsocial robotics, realtà virtuale mobile, serious games. Inoltre, sempre nell’ambito di questo WP attività fondamentale è stata l’integrazione di tutte le tecnologie all’interno di una piattaforma comune.

Proprio relativamente a questa seconda attività, si precisa che SIDERA^B si è avvalso della piattaforma realizzata nell’ambito del progetto Ability, già testata al domicilio nell’ambito di patologie neurodegenerative, estendendole le potenzialità. L’innovatività delle soluzioni proposte in SIDERA^B è stata garantita da alcuni elementi di base, proprio legati all’ampio partenariato presente nel progetto:

  1. messa a punto di nuovi algoritmi di analisi di variabili vitali (cardio-respiratorie, pattern del sonno, livello di attività motoria), per garantire una migliore accuratezza nel telemonitoraggio domiciliare (POLIMI);
  2. sviluppo di nuovi sensori e dispositivi sia personali sia ambientali (ad es. i talking objects, di Amiko srl);
  3. strumenti di rilevazione di attività e sonno (Tenacta Group Spa);
  4. dalla messa a punto di nuovi contenuti riabilitativi come app story-telling, applicativi per soluzioni robotiche, realtà virtuale mobile.

WP 7: Sperimentazione del sistema finale

Il WP7 si è posto l’obiettivo primario di validare l’efficacia di SIDERA^B atto a garantire la continuità di cura al domicilio delle persone affette da patologie croniche di particolare rilevanza per il SSN-SSR quali lo Scompenso Cardiaco Cronico (SCC), la BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) e la Malattia di Parkinson (MP).

I pazienti che hanno partecipato alla validazione sperimentale del sistema SIDERA^B hanno eseguito [1] valutazioni cliniche delle performance cognitive e funzionali e di qualità della vita mediante scale e test presso l’IRCCS FDG; [2] valutazioni strumentali della meccanica di funzionamento cardiaca o respiratoria; [3] cicli di riabilitazione domiciliare secondo un approccio tradizionale [C] e con piattaforma tecnologica SIDERA [S]. Il disegno dello studio a misure ripetute ha visto l’assegnazione della sequenza del trattamento [C]-[S]-[C] o [S]-[C] in maniera del tutto casuale (procedura di randomizzazione del partecipante allo studio). La durata di ogni trattamento è durata 3 o 4 mesi a seconda della appartenenza al gruppo SCC, BPCO o MP.

La piattaforma SIDERA^B ha richiesto ad ogni paziente un impegno di circa 40 minuti al giorno, per cinque giorni alla settimana. Il paziente ha deciso decidere liberamente in quali orari eseguire gli esercizi, in relazione alle sue preferenze e necessità. I dati relativi all’andamento delle sedute di riabilitazione (per esempio se e come sono stati effettuati gli esercizi) sono stati automaticamente inviati al clinico responsabile del percorso riabilitativo. Durante il periodo di trattamento, sempre tramite la piattaforma SIDERA^B, al paziente è stato richiesto di effettuare misurazioni di alcuni parametri fisiologici, come la pressione arteriosa e la saturimetria. Questi dati sono stati inviati automaticamente al medico specialista, che riceverà dei report periodici, settimanali, relativi allo stato di salute del paziente.

La consegna (e riconsegna) del Kit- SIDERA^B è stata organizzata presso gli spazi della UO di Riferimento (Cardiologia, Pneumologia o Neurologia riabilitativa dell’IRCCS), dove sono state date anche tutte le indicazioni per l’utilizzo al domicilio. La consegna, il ritiro e la fruizione del Kit per il periodo dello studio sono stati a titolo totalmente gratuito. Il Kit è stato composto da un Tablet con connettività internet, un Actigrafo da polso (strumento da indossare al polso della forma e dimensioni di un comune orologio), un cicloarmoergometro (pedaliera da fissare al tavolo o al pavimento per la movimentazione degli arti stando in posizione seduta) un misuratore di Pressione, un pulsossimetro per misurare la saturimetria dal dito della mano (solo SCC, BPCO), una bilancia (solo SCC), un sismo cardiogramma (solo SCC) e un sensore della terapia inalatoria (Respiro della ditta Amiko, solo BPCO).

I dati raccolti sono stati analizzati con rigorosi strumenti statistici, in grado di cogliere la presenza di cambiamenti legati al trattamento ed in particolare al trattamento attraverso SIDERA^B, sia al termine del trattamento che a distanza di tempo.

WP 8: Definizione di un piano di divulgazione e sfruttamento dei risultati

Due sono state le attività chiave di questo ultimo WP:

  • validazione della piattaforma SIDERA^B attraverso una valutazione della sua accettabilità e sostenibilità economica;
  • attività di disseminazione scientifica e gestione delle relazioni con le Pubbliche Amministrazioni (PA);
  • validazione della piattaforma SIDERA^B attraverso una valutazione della sua accettabilità e sostenibilità economica

La validazione dell’alternativa tecnologica proposta è avvenuta attraverso l’impiego di sistemi multidimensionali (quale l’approccio dell’Health Technology Assessment – HTA) e tecniche di analisi decisionale a criteri multipli, che hanno permesso di studiare l’erogazione di riabilitazione a domicilio, proponendo soluzioni “chiavi in mano”, sostenibili economicamente e con differenti livelli di economicità, in accordo con gli stakeholder che hanno dato l’endorsement al progetto (PA/ATS…).

Nello specifico, la validazione è avvenuta attraverso la strutturazione di un confronto a due scenari:

  • AS IS: Standard of Care rappresentato dagli schemi riabilitativi standard;
  • TO BE implementazione della piattaforma SIDERA^B per la continuità di cura al domicilio supportata da tecnologie innovative.

Coerentemente con quanto esplicitato all’interno del WP1 tali scenari sono stati analizzati in tre specifici setting clinici:

  • Scompenso Cardiaco Cronico;
  • Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO);
  • Malattia di Parkinson.

Ciò premesso, l’accettabilità della piattaforma SIDERA^B è stata verificata attraverso l’analisi di specifici impatti/dimensioni di valutazione tipici dei framework del Core Model (EUnetHTA, 2016) e del MAST (Kidholm et al., 2012), quali la sicurezza, l’efficacia clinica, il punto di vita del paziente, gli aspetti etici, sociali e legali. Tale analisi è stata condotta attraverso l’impiego delle logiche proprie del Technology Acceptance Model – TAM (Davis, 1989; Venkatesh & Davis, 2015).

A completamento dell’analisi delle succitate dimensioni, è stata valutata la sostenibilità economica della nuova tecnologia attraverso la disamina delle dimensioni di impatto economico-finanziario e organizzativo.

Queste ultime hanno portato alla definizione:

  • dei costi cessanti e dei costi emergenti, per comprendere l’investimento generale richiesto dalla nuova tecnologia;
  • del percorso del paziente e valorizzazione del correlato costo;
  • dell’impatto economico-finanziario sulla struttura erogante e sul Sistema;
  • di una o più tariffe di rimborso.

Gli output di questa prima attività sono state:

  • il livello di consenso in riferimento alla sostenibilità dell’iniziativa;
  • la validazione da un punto di vista tecnico;
  • la pubblicazione delle evidenze prodotte sotto un profilo scientifico.

Con questa duplice analisi (valutazione dell’accettabilità e della sostenibilità economica) LIUC ha voluto dunque comprendere e analizzare le ricadute in termini di accettabilità del modello organizzativo e gestionale proposto, in primo luogo all’interno delle PA che hanno acconsentito ad avere un ruolo attivo nella fase di validazione e, attraverso l’organizzazione di workshop e/o tavoli di lavoro.

  • Attività di disseminazione scientifica e gestione delle relazioni con le PA

La disseminazione è uno degli obiettivi prioritari di ogni progetto di ricerca e costituisce una base essenziale per l’attuazione, l’utilizzo e l’integrazione dei risultati del progetto stesso nei sistemi e nei target di riferimento. In quest’ottica, la disseminazione rappresenta uno strumento fondamentale e imprescindibile e deve essere integrata da misure specifiche che consentano di utilizzare, valorizzare e assicurare la sostenibilità dei risultati del progetto.

Questa seconda attività si è concretizzata più specificatamente nello sviluppo di un piano per la disseminazione e materiali di comunicazione che individua la strategia ufficiale di SIDERA^B per la disseminazione e sfruttamento dei risultati di progetto. Tale strategia non solo riguarda le politiche di divulgazione esterna, ma anche quelle di comunicazione interna al gruppo di lavoro e al partenariato in senso più stretto, andando a fornire un quadro omnicomprensivo delle regole relative al passaggio di informazioni e in senso più ampio dell’attività di comunicazione interna/esterna. Obiettivo del piano è stato dunque quello di dettagliare tutte le attività di disseminazione e di utilizzazione dei risultati sia relativamente all’attività di divulgazione scientifica a mezzo stampa (rivisti impattate e indicizzate e riviste divulgative) sia in termini di organizzazione/partecipazione di/a eventi di presentazione e divulgazione dei risultati di progetto.

Nell’ambito dell’attività di disseminazione, aspetto essenziale è stata l’attenzione rivolta alle PA, sia a quelle che hanno dato l’endorsement in fase di attivazione dello studio, sia a quelle che, nel processo di disseminazione e divulgazione dei risultati si sono dimostrate interessate al progetto e allo sviluppo degli aspetti operativi che risulteranno da SIDERA^B, con particolare riguardo ai processi di validazione del modello in termini di sua accettabilità e sostenibilità economica.

Da questo punto di vista occorre tener presente lo stretto legame che si è venuto a creare tra l’attività di validazione della piattaforma, attraverso analisi di accettabilità (TAM e Impatto organizzativo, per gli aspetti relativi alla nuova tecnologia, ma anche per la valutazione della situazione “AS IS”) e analisi di sostenibilità economica che è stata condotta all’interno delle PA coinvolte attivamente nello studio, e il piano di disseminazione e comunicazione dello studio stesso che invece intende coinvolgere un pubblico di PA molto più ampio (non solo le PA che hanno dato il loro endorsement).

A tal proposito, al fine di chiarire meglio i diversi livelli di coinvolgimento delle PA, si specificano di seguito le modalità di adesione al progetto che sono state proposte alle differenti strutture, suddivise per patologie target (Bronco-Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO), Malattia di Parkinson (MP) e Scompenso Cardiaco Cronico (SCC):

  1. disponibilità a partecipare a focus group e workshop di natura clinica per raccogliere pareri condivisi con le altre Pubbliche Amministrazioni che supportano il progetto al fine di ottimizzare i percorsi di cura futuri relativi alle patologie target;
  2. possibilità di promuovere tra i propri pazienti, relativamente alle patologie target, la sperimentazione di SIDERA^b a cura di Fondazione Don Gnocchi;
  3. possibilità di condividere dati, aggregati e anonimi, nonché informazioni per la mappatura dei processi al fine di valorizzarli economicamente relativamente alla popolazione con patologia target;
  4. disponibilità al coinvolgimento nell’attività di validazione (accettabilità e sostenibilità economica del sistema SIDERA^B) mediante adesione a focus group e workshop, relativamente alle patologie target;
  5. interesse formale a conoscere i risultati di progetto.

Il contributo di Ab Medica

Ab Medica ha realizzato l’integrazione della piattaforma per la continuità di cura e la riabilitazione al domicilio. In particolare, si è realizzata una piattaforma tecnologica di servizi, integrata con una serie di strumenti per l’erogazione di attività motorio-cognitive di riabilitazione (applicazioni multimediali e video games), dispositivi indossabili per il monitoraggio di sonno e attività fisica, sistemi di localizzazione, etc.

Il sistema realizzato all’interno di SIDERA^b fornisce due tipi di interfacce utente principali: l’interfaccia per i professionisti e l’interfaccia per pazienti/caregivers. L’interfaccia per i professionisti è utilizzabile via web e fornisce le funzionalità di prescrizione, configurazione e verifica/monitoraggio di attività riabilitative che il paziente può eseguire presso il proprio domicilio, siano esse fatte mediante dispositivi innovativi o mediante la fruizione di contenuti multimediali interattivi. In questa interfaccia sono presenti diversi ruoli per i diversi membri del team di cura, dal medico al riabilitatore, con funzioni diverse a seconda del ruolo. La piattaforma fornisce anche strumenti utili al team clinico che collabora sullo stesso paziente per sincronizzare le proprie attività e scambiarsi informazioni.

Il paziente ha a disposizione un portale specifico, ma nel progetto SIDERA^b si è preferita un’interazione più semplice tramite la realizzazione di un’App dedicata, che permetteva di consultare le attività riabilitative o di monitoraggio previste nella giornata e di eseguirle in modo semplificato (avviando poi eventuali altri contenuti, servizi o app degli altri partner di SIDERA^b).

Infine, Ab Medica nell’ambito del progetto ha realizzato tutte le interfacce di back-end per la comunicazione con app, servizi e contenuti di terze parti necessarie per l’integrazione di tutti i dispositivi (hardware e software) previsti nel progetto. Queste interfacce permettevano sia di recuperare informazioni dalla piattaforma (riguardo, per esempio, le prescrizioni della giornata in corso, la configurazione dei contenuti, i risultati delle giornate precedenti, etc.) e sia di inviare alla piattaforma informazioni aggiornate (i risultati degli esercizi effettuati, i dati raccolti dai dispositivi, le scale di autovalutazione eseguite dai pazienti, etc.).

Il contributo di Grifo

Il contributo di Grifo multimedia si incardina nell’obiettivo strategico di sviluppare contenuti digitali integrati con la piattaforma di telemedicina per l’erogazione di attività riabilitative in teleriabilitazione, in modo personalizzato, anche nella modalità asincrona di comunicazione casa-clinica. In estrema sintesi Grifo multimedia con la collaborazione della Fondazione don Gnocchi ha sviluppato un’app per la teleriabilitazione in forma di exergame con la quale il clinico può prescrivere specifici programmi di training per la riabilitazione dei pazienti affetti da Broncopneumopatia cronica ostruttiva, Scompenso Cardiaco Cronico e Malattia di Parkinson.

Nello specifico è possibile configurare:

  • un training aerobico di resistenza cardiovascolare in cui il paziente, dotato di un cicloergometro, viene accompagnato ad eseguire le fasi del percorso riabilitativo dal riscaldamento, al potenziamento vero e proprio, fino al defaticamento. L’applicativo è dotato di un virtual coach che suggerisce al paziente di aumentare o diminuire il ritmo di pedalata sulla base dei parametri di frequenza cardiaca impostati in piattaforma e rilevati real time dall’actigrafo in dotazione al paziente, anch’esso integrato nel software. Al fine di rendere più coinvolgente l’esperienza riabilitativa per favorire l’aderenza al percorso, è stata creata una libreria di contenuti multimediali di luoghi di interesse che il paziente visualizza durante l’esercizio fisico aerobico. Al termine di ogni sessione di endurance il paziente conquista, inoltre, un francobollo collezionabile del luogo di interesse che ha visionato. In questo modo il paziente è spinto da una semplice logica di badge a esplorare nuovi luoghi e a vedere l’attività riabilitativa come una sorta di esperienza del “giro del mondo”.
  • Un training di potenziamento muscolare che, integrando oltre ottanta contenuti multimediali sviluppati ad hoc dall’equipe clinica, consente di programmare sequenze di attività personalizzate utili al potenziamento muscolare secondo i protocolli in uso in clinica. E’ possibile anche dosare l’intensità del training in termini di aumento o riduzione delle serie e ripetizioni di ciascun esercizio. Vengono registrati dall’applicativo non solo l’esecuzione dell’attività ma anche variabili di performance utili alla personalizzazione dell’intervento come, ad esempio, i tempi di recupero e i livelli di affaticabilità percepiti dal paziente.
  • Un training per la stimolazione multidimensionale in neuroriabilitazione del soggetto con Malattia di Parkinson che si fonda sui principi della dance therapy. Tale applicativo operazionalizza le strategie utili al recupero degli aspetti cognitivi e neuromotori avvalendosi anche della collaborazione del caregiver.

Tutti i dati relativi all’esecuzione dei training e alle performance del paziente sono registrati dalla app e inviati alla piattaforma di telemedicina per il monitoraggio e decisione anche in modalità asincrona del clinico permettendo così una efficace personalizzazione  della cura anche in teleriabilitazione.

L’app è infine pensata per potersi integrare in modo naturale con nuove librerie multimediali via via disponibili nei centri clinici al fine di personalizzare il trattamento intercettando nuovi scenari d’uso.

Il contributo di PoliMi

L’attività di PoliMi si è articolata su 3 filoni: 1) Analisi del sonno, collaborando con Tenacta allo sviluppo di un prodotto di largo impiego ed integrabile nel protocollo SIDERA^B; 2) Analisi dell’esercizio di riabilitazione, come insieme di procedure in prospettiva inseribili a bordo della piattaforma SIDERA^b 3) miglioramento della valutazione clinica per diagnosi e follow-up in pazienti con neurodegenerazione, che sono fra i target principali della tele-riabilitazione SIDERA^b.

Come si nota, le attività svolte hanno coperto uno spettro che va dal trasferimento tecnologico, allo sviluppo di metodologie per la piattaforma riabilitativa, fino alla ricerca clinica di base. Si è infatti considerato il cuore della piattaforma SIDERA^B ma pure aspetti industriali o clinici collaterali, avvalendosi della larga messe di discipline e competenze presenti nel consorzio.

L’analisi della qualità del sonno è un elemento importante del monitoraggio di un protocollo di tele-riabilitazione e delle terapie associate alle patologie croniche nelle coorti di pazienti interessate: cardiologiche, pneumologiche, neurologiche. In vista di una larga applicabilità, si è scelta la massima semplicità nella strumentazione (limitata a un accelerometro, non a contatto del soggetto ma appoggiato al materasso) e nella conseguente analisi dei dati. Questa valuta il grado di frammentazione del sonno mediante una statistica dei periodi di sonno tranquillo (ST) in cui sono assenti movimenti macroscopici e i piccoli movimenti legati ad eventi patologici quali apnee o mioclonie. L’intento, infatti, non è la surroga dell’esame polisonnografico completo (eseguibile in ambiente controllato e con strumentazione molto più complessa), ma un monitoraggio notte dopo notte in cui si valuti l’evoluzione del paziente. La validazione su database annotati da polisonnografia ha mostrato come gli indici di durata del ST sono stati in grado di rilevare disturbi del sonno: a) in soggetti sani con sonno disturbato da turni di lavoro notturni; b) in soggetti affetti da apnee e ipopnee notturne. Si conclude pertanto che la strategia adottata sia promettente: a) in auto-monitoraggio attraverso un prodotto di largo consumo; b) come corredo opzionale integrato alla piattaforma SIDERA^b.

Gli esercizi di potenziamento, svolti in 2-3 sessioni per settimana, sono un elemento centrale del protocollo SIDERA^b e molta parte della piattaforma è dedicato alla guida e al monitoraggio di tale attività. L’aggiunta del segnale accelerometrico triassale al polso (rilevato da uno smart-watch) consente una verifica oggettiva dei gesti di esercizio compiuti dal soggetto nella modalità e nel numero di ripetizioni prescritto. Dopo una fase preliminare a vasto raggio, si è preferito rinunciare a complessi algoritmi di riconoscimento, preferendo integrare al meglio la misura accelerometrica con la registrazione di eventi temporali operata dal tablet in base alla interazione con il soggetto. Quest’ultima è il diario (log-file) dei pulsanti premuti sul touchscreen e delle indicazioni date dal tablet al paziente nelle varie fasi di esercizio. Si è così voluto semplificare gli algoritmi necessari e concentrare l’attenzione sulla ampiezza, frequenza e distorsione temporale dei gesti di esercizio. La scelta di una misura accelerometrica al polso è stata dettata dalla sua praticità e mancanza di intrusività ottimali. Si è pertanto dovuto verificare che tale collocazione fosse atta a catturare anche movimenti che coinvolgono il polso indirettamente. Avendo esito positivo, si è proceduto con buon successo alla analisi delle serie di esercizio individuate temporalmente dal log-file.

Il miglioramento delle applicazioni cliniche delle neuro-immagini si è incentrato principalmente sulla collaborazione con la Fondazione Don Gnocchi (FDG), che ha guidato l’intero protocollo clinico di SIDERA^b. In particolare, con: a) il reparto di neuro-fisiologia per le prove con la spettroscopia funzionale al vicino infrarosso (fNIRS); b) il laboratorio MRI per le scansioni in risonanza magnetica nucleare. Le applicazioni fNIRS hanno coinvolto l’intera durata del progetto. Inizialmente per ottimizzare la procedura ai fini clinici. Quindi per valutare la risposta funzionale della corteccia nella coorte di malati di Parkinson durante compiti motori e cognitivi, prima e dopo la riabilitazione. L’analisi di tali dati ha dato indicazioni significative sulla correlazione fra risposta funzionale e gravità della malattia. L’analisi fNIRS ha anche riguardato lo sviluppo di metodi per la sua fusione con l’anatomia corticale soggetto-specifica rilevata con MRI. Un altro argomento, attivato nell’ultima fase del progetto, riguarda metodi grafici e computazionali ai fini di valutare nel dettaglio il danno neurodegenerativo portato alla connettività fra le diverse aree cerebrali. Si considera tanto la connettività strutturale (connessioni date dalle fibre nervose, rilevate con MRI pesata in diffusione) che la connettività funzionale (correlazione spontanea fra le fluttuazioni di attività in aree diverse, rilevata con MRI funzionale). Infine, studi multimodali, basati su diversi metodi di contrasto MRI, si rivolgono alla migliore definizione di lesioni iperintense della materia bianca, che sono legate all’invecchiamento e al danno cerebrale da neuro-degenerazione.

Il contributo di Tenacta

Tenacta ha realizzato un dispositivo che permette di monitorare la qualità del riposo registrando i seguenti stati: assenza dal letto, presenza con movimenti fisiologici dovuti alla respirazione e al battito cardiaco, movimenti nel letto.  Sono inoltre presenti le seguenti funzioni: riscaldamento della superficie superiore del materasso, misura della temperatura superficiale del materasso, della temperatura e umidità ambientale.

L’apparecchio si interfaccia con un tablet mediante una App Android e le registrazioni sono salvate su un database in cloud.

Il prototipo del dispositivo pur non essendo stato validato in ambiente clinico, ha mostrato una buona sensibilità nel registrare la presenza/assenza del paziente.

Ha inoltre mostrato potenzialità per lo sviluppo di nuove applicazioni nell’ambito di patologie del sonno come apnee notturne e restless leg syndrome.

Il contributo di Amiko

Amiko ha lavorato con il team clinico del reparto di pneumologia di Fondazione Don Gnocchi per specificare gli algoritmi dei sensori Respiro ed ottimizzarli per l’uso in SIDERA^b. È stato svolto un lavoro di indagine, testing e miglioramento dell’outcome clinico del device coinvolgendo a vari livelli i differenti utenti (medici, pazienti, ed operatori sanitari).

È stato effettuato uno studio clinico pilota, arruolando 14 pazienti per 12 settimane di studio osservazionale. Al termine dello studio, sono stati prodotti dei report che hanno permesso ai medici di ottimizzare la terapia di ogni paziente.

I dati ed i risultati di questa esperienza pilota sono riportati in forma abbreviata in un abstract presentato al congresso AIPO (Associazione Italiana Pneumologia Ospedaliera) a Novembre 2019 ed in un abstract per il congresso ATS (American Thoracic Soociety) a Maggio 2020.

A partire da Settembre 2019 è stato svolto lo studio clinico SIDERA^b,  che, relativamente alla parte di protocollo inerente il monitoraggio dell’aderenza e della tecnica di inalazione, ha visto coinvolti 14 pazienti in gruppo 1 e 6 pazienti in gruppo 2, per un totale di 20 pazienti.

In collaborazione con il team clinico di Fondazione Don Gnocchi, è in fase di ultimazione l’analisi finale dei risultati dello studio clinico per la parte relativa all’aderenza ed alla tecnica di inalazione, con il fine di divulgarli in una o più pubblicazioni scientifiche.

Il contributo di Fondazione Don Gnocchi

La validazione sperimentale di accettabilità ed efficacia del trattamento riabilitativo erogato mediante sistema SIDERA^b, sotto la responsabilità di FDG, ha coinvolto 191 soggetti. Dopo la fase di screening, sulla base dell’idoneità ai criteri di inclusione/esclusione del protocollo di studio, 141 pazienti (51 con MP, 50 con BPCO, 40 con SCC) sono stati arruolati nel trial e quindi randomizzati nei due gruppi di intervento secondo il modello cross-over dello studio: CSC (N=70 pazienti) e SC (N=71 pazienti) (per maggiori dettagli si veda la sezione del sito relativa ai Materiali e Metodi). La valutazione degli impatti positivi dell’ecosistema SIDERA^B ha preso in considerazione sia aspetti rilevanti per il paziente su indicatori procedurali e strutturali del care (dall’inglese “Patient-Relevant Structural and Procedural Effects ), sia effetti sulla sfera dei cosiddetti “Medical Benefits”, ovvero le misure cliniche di salute (ad es. scale di disabilità, test di resistenza del cammino, performance d’organo …).

I principali risultati su indicatori procedurali e strutturali rilevanti per il paziente sono stati:

  • un minor tasso di drop-out allo studio nel gruppo SC rispetto al CSC (8.44% vs 32.86%) come da effetto di trascinamento del percorso tecnologico alla maggiore aderenza riabilitativa che ha comportato un maggior tasso di fuoriuscita dallo studio nel periodo di trattamento C rispetto ad S;
  • un’alta compliance al carattere intensivo del trattamento riabilitativo (5 sedute alla settimana per 12-16 settimane) nella maggior parte dei soggetti riabilitati (79.5%);
  • un incremento del livello di attivazione e di coinvolgimento del paziente cronico nel suo percorso di cura dopo la riabilitazione e, in modo particolare, dopo il trattamento S rispetto al trattamento C. La letteratura riporta che alti livelli di attivazione all’interno delle routine di cura si traducono quindi in un migliore self-management, una maggiore aderenza ai trattamenti farmacologici e riabilitativi, con migliori outcome di salute auto-riportati e migliori outcome clinici;
  • un ottimo grado di accettabilità del sistema di teleriabilitazione da parte dei pazienti, in quanto, i risultati delle scale somministrate mostrano: un maggiore impatto (S>C) nei dominii di potenziamento nella modalità di trattamento e di accessibilità allo stesso, sia in termini di risparmio di tempo che di migliore accesso alle cure; una riduzione delle preoccupazioni relative al trattamento, che viene giudicato come un valido servizio rispetto alle cure tradizionali; e, infine, un elevato grado di soddisfazione e di comprensione del servizio in telemedicina. Tali risultati si accompagnano, d’altro canto, al giudizio di maggiore impatto (S>C) negli aspetti di privacy e invasività nel quotidiano;
  • un ottimo grado di facilità d’uso percepita nella maggior parte dei pazienti trattati con il sistema di teleriabilitazione (92.8%), con un’elevata percentuale di soggetti (81.2%) che ne percepiscono l’utilità.

I principali risultati, invece, sulle misure di salute indicano:

  • una riduzione della disabilità e un incremento del livello percepito di salute globale che risultano entrambi maggiori dopo il trattamento tecnologico rispetto allo usual care. In maniera interessante, risultano beneficiare del trattamento (S>C) soprattutto i domini legati all’impatto della disabilità nelle attività della vita quotidiana (ad es. cura della casa e della famiglia, tempo libero) e, alla partecipazione sociale (ad es. il coinvolgimento del paziente in attività comunitarie con un superamento di barriere/ostacoli nel contesto di vita e miglioramento nel mantenimento della dignità personale in relazione ai problemi di salute);
  • un miglioramento nelle abilità funzionali del cammino, con una chiara relazione con l’aderenza al trattamento di tipo intensivo: maggiore è stato il miglioramento nel cammino, maggiore è stato il tasso di aderenza alle attività proposte. Questo conferma la necessità clinica di implementare protocolli di riabilitazione a carattere intensivo ai fini di evidenziare una buona risposta in termini di salute.
  • un miglioramento in misure specifiche di salute correlate alle singole condizioni cliniche quali, ad esempio, la riduzione della bradicinesia nella MP, l’incremento della frazione di eiezione nello SCC e la tenuta dei parametri spirometrici nel tempo nei soggetti con BPCO.

In conclusione, la sperimentazione dell’ecosistema SIDERA^B mostra evidenti effetti positivi sul care in riabilitazione sia in termini di risposta dei pazienti alla modificazione delle modalità nell’erogazione del care, sia in termini di efficacia clinica dei parametri di salute e qualità della vita. Centrali risultano, per ottenere tali benefici, il carattere intensivo del trattamento e l’approccio disease-specifico, individualizzato sull’utente. Il setting, al domicilio nella modalità di erogazione asincrona, ha garantito una maggiore autonomia nella gestione del quotidiano ai pazienti e ha giocato un ruolo determinante nel favorire l’aderenza al programma e complessivamente il minor tasso di abbandono al trattamento riabilitativo.

Il contributo dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, con il Dipartimento di Scienza Umane per la Formazione “Riccardo Massa” e il Dipartimento di Informatica, Sistemistica, e Comunicazione, ha operato nel progetto su diverse aree:

A) la precisazione concettuale di una visione di potenziamento dell’engagement e del benessere integrata con il modello di teleriabilitazione SIDERA^B. Tale lavoro si è concretizzato nel design e nello sviluppo di un’applicazione  Il Libro Vivente – fruita dai pazienti per quasi tre mesi durante il trial clinico (Centro Studi per le Scienze della Comunicazione “Luigi Anolli”, Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa”);

B) i data analytics, fondamentali per i sistemi di teleriabilitazione, data la rilevanza dell’elaborare grandi quantità di dati, prodotti da diversi dispositivi, per estrarre indicatori e facilitarne l’interpretazione (Laboratorio MIND, Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione).
L’expertise in analisi dei dati per le decisioni del Laboratorio MIND si è espressa in SIDERA^B  attraverso la progettazione di modelli e lo sviluppo di algoritmi per l’analisi, la comprensione e la visualizzazione dei dati provenienti da diversi moduli del sistema stesso. Alcune delle soluzioni proposte nell’ambito del progetto riguardano:

  • l’analisi di dati accelerometrici. Il monitoraggio a distanza richiede strumenti per il controllo delle attività svolte dal paziente anche a livello qualitativo. A tal fine è stato progettato un algoritmo di ML in grado di trovare pattern predefiniti all’interno della sequenza di dati generati dagli accelerometri durante l’esecuzione dell’esercizio. Si riesce in tal modo a verificare il numero di ripetizioni effettuate correttamente durante un esercizio. Questa informazione può essere utilizzata per valutare l’aderenza del paziente e la qualità d’esecuzione dell’esercizio riabilitativo;
  • l’analisi dei comportamenti. In un sistema come SIDERA^B è importante avere strumenti di visualizzazione che permettano di verificare a “colpo d’occhio” come si sta comportando il paziente, e capire se e come il suo comportamento sta cambiando nel tempo, migliorando o peggiorando. Abbiamo quindi utilizzato tecniche di visualizzazione basate su mappe di calore per rappresentare aggregazioni di dati che permettano di raffigurare come il paziente distribuisce l’attività nel tempo. La dashboard realizzata permette anche di confrontare il comportamento di pazienti diversi. Sempre in tema di anlaytics, ha collaborato con i colleghi del Centro Studi per le Scienze della Comunicazione per la realizzazione di un modulo di gestione e analisi dati finalizzato alla creazione di report riguardanti l’attività svolta dai pazienti durante il loro percorso. A tal fine, i dati generati dai file di log dell’applicazione sono stati acquisiti ed elaborati per comprendere e valutare l’esperienza alla ricerca del benessere che i pazienti hanno vissuto attraverso SIDERA^B.

C) l’integrazione di un fitness tracker nell’ecosistema complessivo del progetto (Laboratorio di Architetture software, Dipartimento di Informatica, Sistemistica e Comunicazione).
L’expertise del Laboratorio in Architetture software si focalizza su soluzioni architetturali per domini applicativi, sui sistemi mobile-based e sulla definizione di classificatori basati su tecniche di Deep Learning in grado di riconoscere attività della vita quotidiana sempre in ambito mobile.

In Sidera^B, l’integrazione del fitness tracker nell’ecosistema complessivo ha fatto sì che i dati acquisiti dal dispositivo integrato fossero usati sia dagli algoritmi sviluppati dal Politecnico di Milano per valutare la qualità dell’attività di riabilitazione svolta e sia dagli Exergame sviluppati da Grifo Multimedia per monitorare il livello di affaticamento durante l’esercizio.

Dopo aver condotto un’analisi approfondita dei fitness tracker (per individuare quello che rispecchiasse maggiormente le necessità del progetto), è stato scelto come dispositivo uno smartwatch Fitbit (per una serie di caratteristiche, fra le quali l’estetica accettata dai pazienti, la lunga durata della batteria e infine la disponibilità di un ecosistema integrato che permettesse di accedere ad una serie di dati, quali ad esempio quelli  sul sonno).

Sono state sviluppate due applicazioni. Una che acquisisce i dati accelerometrici così che possano essere usati per valutare la qualità dell’esercizio svolto e l’altra che acquisisce i dati relativi al battito cardiaco così che possano essere usati per valutare l’affaticamento.

Di seguito presentiamo un approfondimento sui risultati relativi all’applicazione Il Libro Vivente, un gioco applicato (applied game) per facilitare l’appropriazione delle routine di cura SIDERA^B attraverso il potenziamento di risorse di benessere.

Intendere engagement e benessere sia come componente sia come caratteristica del modello integrato di teleriabilitazione SIDERA^B è stato il punto di partenza di un lavoro concettuale di specificazione su come, attraverso un game applicato, si possa facilitare l’appropriazione delle routine di cura SIDERA^B attraverso il potenziamento di risorse di benessere.

L’obiettivo generale del game applicato (facilitare l’aderenza del paziente alle attività pianificate di riabilitazione al proprio domicilio promuovendo il suo benessere soggettivo e psicologico durante il percorso di cura) è stato articolato rispetto ai meccanismi che, sul piano metacognitivo, consentono l’appropriazione delle specifiche risorse di benessere target.

L’intero processo di design ha seguito il principio di utilizzare la dimensione “giocosa” e i metodi classici di game design secondo un orientamento che integra in modo sinergico tutte le componenti del gioco, gli obiettivi, e le tematiche del dominio cui il game specificamente si applica. Si tratta di una scelta in discontinuità con gli approcci detti di “gamification” dove l’aspetto ludico è spesso introdotto con sistemi di punteggi e premi (i cosiddetti “rewards”), che, tuttavia, di solito, sono privi di connessione alla tematica che il game affronta.

Il Libro Vivente è un’applicazione per tablet Android creata con il software di sviluppo Unity. All’avvio dell’app si è invitati ad aprire il libro. Una volta eseguita l’apertura, l’utente può interagire direttamente con le sue pagine. Inoltre, a differenza delle altre App fruibili dalla dashboard del tablet SIDERA^B, l’utente ha la possibilità di aprire l’applicazione Il Libro Vivente più volte al giorno (anche dopo aver concluso la lettura del contenuto previsto per quel giorno). Il Libro Vivente è strutturato secondo una sequenza di unità narrative.

Il software dell’applicazione è integrato con la piattaforma SIDERA^B in modo tale da poter sia inviare che ricevere dati dai server della piattaforma. In particolare, la piattaforma invia all’applicazione dati di feedback sulle attività di riabilitazione svolte dal paziente; tali dati sono pre-elaborati in una forma specifica per l’applicazione. Il gioco, a sua volta, invia dati dettagliati di uso alla piattaforma tramite web requests. Tali dati sono legati al profilo utente e descrivono la sessione e tutte le interazioni con l’interfaccia e i contenuti. Essi sono poi inseriti dalla piattaforma in un unico database.

La parte testuale del gioco è stata sviluppata con il software Outspoken (plugin proprietario per il motore Unity).

La fruizione del libro è partita circa un mese dopo il primo giorno di avvio del trial clinico. Il numero di giornate consecutive di contenuti fruibili con l’applicazione varia in funzione dei casi d’uso: 68 giorni consecutivi di contenuti narrativi differenti e ideati appositamente per il game per i pazienti con Scompenso Cardiaco Cronico (SCC), e 84 giorni consecutivi per i pazienti con Broncopatia Cronico-Ostruttiva (BPCO) e con Malattia di Parkinson (MP).

Poiché Il Libro Vivente, attivabile dalla dashboard del tablet a disposizione dei pazienti (e presentato all’utente come una tra le attività di riabilitazione pianificate), è stato proposto ai pazienti come attività discrezionale, l’ utente è stato lasciato libero di scegliere se, quando e quante volte accedere al Libro nel corso della giornata.

A fronte di questa condizione, di discrezionalità più del 75% dei partecipanti al trial clinico ha fruito del Libro. Fra i pazienti attivi (cioè che hanno fruito del Libro per almeno un giorno), la partecipazione è stata lievemente superiore entro il gruppo dei PD.  Considerando il totale dei giorni di gioco potenzialmente fruibili (84 giorni per pazienti PD e BPCO; 68 giorni per i pazienti SCC), circa la metà dei  pazienti attivi ha svolto l’attività Libro per almeno il 50% dei giorni disponibili. Il gruppo PD è l’unico che ha “giocato” più della metà dei giorni previsti per il trial. Nei gruppi BPCO e SCC, invece, la proporzione è inversa. Il gruppo PD ha trascorso anche, in media, più tempo, ogni giorno, con il Libro (circa due minuti in media in più rispetto agli altri gruppi).

La pipeline per la raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati de Il Libro Vivente prende avvio dal design del gioco che ha generato, nella fase di sviluppo, l’implementazione di una componente specifica di raccolta metriche di utilizzo. Il sistema di metriche è stato implementato usando la Unity Analytics API, basata sulla struttura interattiva del gioco stesso. I dati di utilizzo del gioco da parte di ciascun paziente venivano raccolti e inviati al server AB Medica sotto la forma di “pacchetti dati” (json) a livello delle singole sessioni di gioco dei pazienti attivi (ossia, nel momento in cui fruivano del gioco).

La progettazione e la realizzazione del database per una più facile navigazione e interrogazione dei dati è stata realizzata dal gruppo del Dipartimento di Informatica, Sistemistica, e Comunicazione (Laboratorio MIND) che ha operato in sinergia con il gruppo del Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione che ha disegnato la struttura dell’esperienza utente del game, e sviluppato il game e il sistema delle metriche.

Parallelamente alla costruzione del database, il Laboratorio MIND ha proceduto alla progettazione e alla realizzazione di una dashboard per la visualizzazione interattiva dei dati di fruizione del Libro.

Il contributo di LIUC

LIUC ha validato la soluzione SIDERA^b attraverso una valutazione della sua accettabilità e della sostenibilità economica, mediante l’utilizzo del modello multidimensionale MAST (Model for the Assessment of Telemedicine) (MethoTelemed Team, 2010).

Dal punto di vista economico, le analisi dimostrano la robustezza del modello economico e la sua sostenibilità: indipendentemente dalla scelta della tariffa di rimborso, è osservabile un netto risparmio per il Sistema Sanitario Regionale rispetto al tradizionale setting di cure e un potenziale profitto per le aziende sanitarie che dovessero decidere di trattare i propri pazienti in ambito domiciliare.

L’impatto economico di SIDERA^b è stato indagato anche dal punto di vista del partenariato, per comprendere quali possano essere i margini di sostenibilità e profittabilità del sistema per i produttori della tecnologia. Si è innanzitutto ipotizzato un modello di business basato sul noleggio del servizio, in cui quindi i partner ricevono un corrispettivo economico da parte delle aziende sanitarie che usufruiscono del sistema in base al numero di pazienti che queste decidono di trattare

Un vantaggio legato all’introduzione sistematica e routinaria di SIDERA^b in Regione Lombardia fa riferimento all’aumento generale dell’accessibilità al servizio: infatti, grazie al minor costo che il Sistema Sanitario Regionale potrebbe sostenere a seguito dell’introduzione dell’ecosistema di tele-riabilitazione, sarebbe possibile ottenere un saving economico che potrebbe essere destinato al trattamento di una più ampia fascia di popolazione.

Un ulteriore vantaggio legato al sistema innovativo è di natura organizzativa, in quanto, spostando il setting di riabilitazione da ospedaliero a domiciliare, diventerebbe possibile liberare delle risorse sanitarie che potrebbero potenzialmente essere destinate ad altri utilizzi, prendendo così in carico un maggior numero di pazienti con riduzione delle liste d’attesa alleggerendo le strutture sanitarie, attualmente dedicate alla gestione dell’emergenza COVID.

Da un punto di vista organizzativo, i fattori che impattano negativamente nel momento dell’introduzione di SIDERA^B sono legati a un investimento di tempo per la formazione del personale in tutte le aree di patologia oggetto di indagine, ma nel lungo periodo la severità degli impatti negativi tende ad affievolirsi

Gli aspetti, invece, percepiti come positivi dall’introduzione della piattaforma SIDERA^B, sono quelli legati a un miglioramento dei processi di collegamento tra Unità Operative, particolarmente apprezzato dai professionisti afferenti all’area Parkinson.

Sempre da un punto di vista organizzativo si sono compresi i fattori che potrebbero agevolare l’intenzione del professionista sanitario a utilizzare la piattaforma SIDERAb, all’interno della pratica clinica quotidiana, avvalendosi della creazione di un framework specifico, derivante dal “Technology Acceptance Model 2” (Davis, 1989, Venkatesh et al., 2000), analizzando le risposte ai questionari somministrati ai professionisti di Fondazione Don Gnocchi.

Si è riscontrato come i professionisti sanitari più giovani, o con più anzianità di servizio, nonché coloro i quali ricoprono un ruolo di estrazione clinica sono maggiormente inclini e propensi ad utilizzare e ad accettare SIDERAb. Emerge inoltre una propensione maggiore per i professionisti coinvolti di sesso femminile.

Si riscontrano come i maggiori predittori correlati all’accettabilità di SIDERAb, siano la facilità di utilizzo della piattaforma, nonché tutte le variabili che potrebbero presupporre dei risultati di buona qualità, efficaci e adeguati, per la corretta presa in carico del paziente affetto da BPCO, Malattia di Parkinson o Scompenso Cardiaco, con necessità di un percorso riabilitativo.

Per quanto riguarda il punto di vista del paziente, si sono calcolati anche i costi sociali, ossia a carico del paziente e del care-giver dovuti all’effettuazione di prestazioni e di ricoveri in una struttura sanitaria: si tratta dei costi di trasporto e dei costi di mancata produttività (del paziente, nel caso di età lavorativa, e del care-giver che lo accompagna).

Nel caso di utilizzo della piattaforma SIDERA^B, questi costi verrebbero totalmente azzerati perché svolgendosi le attività riabilitative a domicilio non sarebbe più necessario il trasporto in struttura sanitaria e si ridurrebbe l’impatto sulla mancata produttività in quanto il paziente insieme al care-giver può svolgere le attività riabilitative fuori dall’orario lavorativo

Da ultimo, ma non per importanza, bisogna notare che la piattaforma SIDERA^B adottata in un setting domiciliare, contribuisce inoltre in modo virtuoso al raggiungimento di una maggior sostenibilità ambientale: riducendo gli spostamenti dei pazienti per recarsi nelle strutture sanitarie di riferimento, riducendo di fatto anche le emissioni di CO2.

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