Lo scorso 13 aprile l’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) ha pubblicato i risultati preliminari della VQR (Valutazione della Qualità della Ricerca) 2015-2019. In attesa del rapporto definitivo, è emerso un risultato importante per la LIUC.
Nell’ambito della Terza Missione, l’Ateneo è stato valutato molto positivamente, con un punteggio superiore alla media e tale da posizionarlo al sesto posto su 84 Atenei analizzati.
“Ogni Ateneo è stato chiamato a presentare un certo numero di ‘casi’ di terza missione, in base alla propria dimensione – spiega il Prof. Salvatore Sciascia, Delegato Rettorale alla Ricerca – Per la LIUC era previsto un solo caso e abbiamo scelto di sottoporre a valutazione il caso i-FAB”.
“Si tratta di un risultato che premia un progetto di straordinario valore – spiega il Prof. Massimiliano Serati, Delegato Rettorale alla Terza Missione – “e costituisce un riconoscimento del forte impegno dell’Ateneo sui temi della Terza Missione, ossia quelle attività che si sostanziano nell’apertura dell’Università verso la comunità e il territorio ampiamente intesi e nella costruzione di processi di interscambio con gli stakeholder, che vanno dalle azioni di trasferimento tecnologico e valorizzazione dei risultati della ricerca fino alle attività di disseminazione scientifica e culturale, di public engagement, di inclusione e sostenibilità. Questo risultato ci incentiva a rafforzare gli sforzi di Terza Missione per mettere sempre più l’Ateneo al centro dei processi di generazione di valore e di sviluppo socio-economico dell’ecosistema in cui opera”.
“Il risultato conferma che la strada che abbiamo intrapreso con il progetto i-FAB è quella giusta – aggiunge il Prof. Tommaso Rossi, Direttore Scientifico di i-FAB – La nostra fabbrica modello in scala 1:1 consente davvero di comprendere come i principi lean e le tecnologie della quarta rivoluzione industriale possano essere impiegati per progettare e gestire i sistemi logistico-produttivi in un’ottica di eccellenza operativa. Questo esempio analogico di fabbrica snella e digitale è di grande valore non solo per gli studenti di Ingegneria Gestionale e di Economia Aziendale di LIUC ma anche, e soprattutto, per tutte le aziende del territorio che lavorando con i-FAB possono trarre spunti significativi per migliorare le proprie operation e, con esse, la propria competitività. Non è infatti un caso che i-Fab rappresenti un pilastro fondamentale delle attività della LIUC Business School”.