Lo studio indaga le dinamiche di progettazione dei sistemi informativi a partire da una prospettiva socio-tecnica, in cui paradossalmente i metodi di progettazione non si possono generalizzare e riutilizzare in altri sistemi analoghi, data la natura complessa e contingente della realtà nella quale le persone, i sistemi e gli artefatti si trovano a operare e delle loro peculiarità.
Il contributo ha come obiettivo quello di individuare le falle di mentalità del modernismo, inteso come un sistema scientifico applicato ai sistemi socio-tecnici che, a causa delle sue troppe semplificazioni formali e di un approccio dualista e riduzionista, rischia di travisare la loro natura e di imporre soluzioni tecnologiche a volte inutili e dannose. Applicando nuovi approcci all’analisi dei problemi, sempre più emergono modelli collaborativi basati su “reti” di persone, su contenuti e sistemi co-creati da utenti e progettisti, e flebili voci di critica all’automazione tout-court e alla divisione scientifica del lavoro non tardano ad emergere.
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