Le docenti LIUC Raffaella Manzini, Valentina Lazzarotti, Gloria Puliga e Linda Ponta hanno contribuito alla realizzazione di due ricerche sull’utilizzo dei dati brevettuali come strumento per studiare le innovazioni tecnologiche e le loro performance, nell’era della Open Innovation.
L’articolo dal titolo “Sustainability-oriented innovation and co-patenting role in agri-food sector: empirical analysis with patents”, pubblicato su Technological forecasting and social change, si concentra su un settore molto importante ai fini della sostenibilità: quello dell’agri-food. Obiettivo del lavoro è studiare gli investimenti in innovazione orientata alla sostenibilità, cercando di capirne l’intensità, il grado di apertura (in termini di brevettazione congiunta, o co-patenting) e gli effetti sulle performance economiche delle imprese.
In “To copatent or not to copatent: an agent-based model for firms facing this dilemma”, uscito su European journal of operational research”, si studia invece l’utilizzo di una delle forme di Open Innovation, la brevettazione congiunta (o co-patenting), e i suoi effetti sulla performance economica e innovativa delle imprese. La ricerca utilizza un modello di simulazione particolare, denominato “modello ad agenti”, molto adatto a un contesto complesso come quello attuale, nel quale l’innovazione tecnologica è sempre più pervasiva, dinamica e collaborativa.
Lo studio mostra come la decisione di collaborare nell’innovazione e di brevettare congiuntamente abbia effetti positivi sulle performance economiche e di innovazione delle imprese, in funzione del livello di intensità di innovazione nel settore.