L’articolo dal titolo “COVID-19 and hospital management costs: the Italian experience”, pubblicato su BMC health services research e scritto dal team LIUC formato da Emanuela Foglia, Lucrezia Ferrario, Fabrizio Schettini Maria Beatrice Pagani, Martina Dalla Bona ed Emanuele Porazzi, fornisce uno spaccato, relativamente al contesto italiano, dell’assorbimento di risorse economiche correlato alla presa in carico e alla gestione ospedaliera del paziente affetto da COVID-19 che necessita di un ricovero (dalla conferma della positività, dopo accesso al Pronto Soccorso, alla dimissione, comprese le attività di riabilitazione), sulla base della severità della patologia e della condizione clinica del paziente stesso.
Da un punto di vista metodologico, è stata condotta una time-driven activity based costing analysis, così da definire i costi per la gestione del percorso del paziente COVID-19 ospedalizzato, basandosi su dati di real-life derivanti da flussi informativi anonimi, forniti dal Controllo di Gestione di sei ospedali italiani, considerando l’anno 2020.
Focalizzando l’attenzione sull’assorbimento di risorse a singola giornata di degenza, i risultati hanno evidenziato come, a maggiore complessità dell’assistenza al paziente, equivalga un superiore costo di gestione dello stesso, arrivando a un picco che sfiora i 1.400 €, per una singola giornata di ospedalizzazione all’interno di una unità operativa di terapia intensiva.
Concentrandosi sull’intero percorso clinico, e considerando pertanto la possibilità di trasferimento dei pazienti, in altro reparto differente da quello di accesso (di area medica, di tipo sub-intensivo o intensivo, oppure ancora di riabilitazione), in ragione di un miglioramento o di un peggioramento dello stato di salute, i costi ospedalieri complessivi possono variare da un minimo di 6.198,02€ a un massimo di 32.141,20 €. I risultati di natura economica qui proposti presentano significative implicazioni sia di tipo pratico, sia scientifico. Essi sono di supporto nei processi di policy making e pianificazione sanitaria, per la definizione di adeguate tariffe di rimborso della patologia, che riescano a coprire i costi direttamente sostenuti dalle strutture sanitarie, tariffe a oggi ancora non adeguate rispetto alle reali esigenze strutturali, nonché contribuiscono a colmare un gap di letteratura, soprattutto con riferimento al contesto europeo.