Chi sa fare fa, chi non sa insegna recita un noto proverbio. Tuttavia, insegnare non è facile, o meglio, farlo con qualità ed arricchendo le competenze e le conoscenze degli studenti è un mestiere che non si improvvisa. Il convegno sul “Faculty Development” tenutosi di recente presso l’Università di Genova ha messo a confronto studiosi italiani e stranieri sulle strategie e sui metodi per aumentare la qualità dell’insegnamento universitario e, di conseguenza, degli Atenei.
LIUC ha partecipato, con i Professori Paolo Giovanni Crespi e Aurelio Ravarini, per condividere la propria esperienza di Ateneo Non Statale e confrontarsi con gli altri Atenei.
“Il convegno – riferisce il professor Ravarini – ha rappresentato un’occasione per confrontarsi con i principali esperti italiani e internazionali sulle tematiche legate alla pedagogia nei contesti accademici. La LIUC si presenta nel mercato della formazione universitaria come una realtà competitiva per gli sforzi sistematici e strutturati di innovazione didattica, coordinati dal Learning and Teaching Hub. Le dimensioni del nostro Ateneo costituiscono un punto di forza per la realizzazione tempestiva di innovazioni nei metodi e strumenti in linea con la rapidissima evoluzione del contesto sociale ed economico in cui i nostri studenti vivono e in cui le aziende che li impiegheranno operano. Un esempio per tutti: il bando progetti speciali di innovazione didattica, giunto alla terza edizione, alimenta un vero e proprio “laboratorio distribuito” di sperimentazioni didattiche.”
“La nostra Faculty – aggiunge il Professor Crespi – comprende un numero rilevante di docenti non accademici, per offrire una formazione anche professionalizzante. Le strategie di reclutamento, formazione e fidelizzazione dei docenti sono una chiave per il successo dell’Ateneo. Inoltre, occorre formare l’Academic Teachership del futuro: insegnare ai giovani colleghi accademici a progettare, gestire ed innovare insegnamenti e corsi di studio. In questo, LIUC, grazie alla sua dimensione ed alla natura di Ateneo Non Statale, ha alcuni vantaggi rispetto agli altri Atenei, come la flessibilità nei contratti, ma la competizione è forte e necessitano investimenti per affrontare le sfide di un mercato, quello della formazione universitaria, che è sempre più ampio e competitivo.”
Partecipare ad un network di Atenei impegnati nell’innovazione e nel miglioramento della didattica è, per LIUC, un utile complemento ad una Faculty dimensionalmente ridotta, soprattutto nella componente professionalmente impegnata nell’alta formazione. La flessibilità dovuta alla natura non statale dell’Ateneo può essere un vantaggio rispetto ai competitor nazionali, ma le esperienze testimoniate al convegno mostrano una progressiva riduzione di questo gap ed una vitalità degli Atenei non statali.